Cosa sono i cibi ultra processati e perché limitarne il consumo

Cibi Ultra-Processati e rischio cancro, diabete e malattie cardiache: studio rivela un collegamento preoccupante

20 Novembre 2023 - di Claudia Montanari

Gli appetitosi e pratici cibi ultra-processati hanno conquistato un posto nelle nostre diete quotidiane. Tuttavia, uno studio recente condotto dalla International Agency for Research on Cancer (Iarc) e pubblicato su The Lancet Regional Health – Europe, rivela un collegamento preoccupante tra il consumo di questi alimenti e un aumento del rischio di cancro, malattie cardiovascolari e diabete.

Cibi ultra-processati e rischi per la salute, lo studio

I cibi ultra-processati sono definiti come “prodotti fabbricati industrialmente che comprendono componenti alimentari decostruiti e modificati, ricombinati con una varietà di additivi”. La loro diffusione è cresciuta globalmente, costituendo ora il 50-60% dell’apporto energetico giornaliero in alcuni Paesi ad alto reddito.

Lo studio si basa sui dati del progetto di ricerca europeo chiamato Epic (European countries in the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition). L’obiettivo era valutare se esiste una correlazione tra il consumo di cibi ultra-processati e la multimorbilità, ovvero la comparsa di almeno due malattie croniche tra cancro, malattie cardiovascolari e diabete.

Dai risultati emersi dopo l’analisi dei dati di 266 mila partecipanti seguiti per oltre 11 anni, si è rivelato che ogni aumento di 260 grammi al giorno di cibi ultra-processati è associato a una crescita del 9% di malattie multiple. Tuttavia, il rischio non è uniforme per tutti i prodotti: le salse e i prodotti di origine animale, insieme alle bevande dolci, mostrano un aumento significativo delle probabilità di sviluppare queste patologie. Al contrario, non è stato riscontrato alcun rischio per chi consuma prodotti ultra-processati di origine vegetale.

Tra i Paesi coinvolti nello studio, l’Italia si distingue per il consumo relativamente basso di cibi ultra-processati, con una media di 207 grammi al giorno per gli uomini e 183 per le donne. Al contrario, Paesi come l’Olanda e la Germania registrano consumi più elevati, con implicazioni dirette sulla salute della loro popolazione.

In conclusione, questo studio solleva l’allarme su un legame potenzialmente pericoloso tra i cibi ultra-processati e gravi condizioni di salute. La consapevolezza dei rischi associati a determinati prodotti potrebbe essere fondamentale per guidare scelte alimentari più consapevoli e promuovere uno stile di vita più sano.