Le persone con diabete di tipo 2 possono trarre beneficio dall'allenamento pomeridiano

Le persone con diabete di tipo 2 dovrebbero allenarsi il pomeriggio: lo studio

11 Luglio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

Le persone con diabete di tipo 2 possono trarre beneficio dall’allenamento pomeridiano. E’ quanto emerge dai risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Diabetes Care. “Gli adulti con diabete di tipo 2 hanno avuto il massimo miglioramento nel controllo del glucosio quando erano più attivi nel pomeriggio”, ha detto l’autore della ricerca, il Dr. Jingyi Qian, della Division of Sleep and Circadian Disorders presso il Brigham and Women’s Hospital del Massachusetts. “Sappiamo che l’attività fisica è benefica, ma ciò che il nostro studio aggiunge è una nuova comprensione del fatto che anche i tempi dell’attività possono essere importanti“, ha aggiunto Qian.

Come è stato svolto lo studio

I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 2.400 persone che erano in sovrappeso e con diagnosi di diabete di tipo 2. I partecipanti hanno indossavano un dispositivo di registrazione dell’accelerometria per misurare la loro attività fisica. Coloro che svolgevano attività fisica “da moderata a vigorosa” nel pomeriggio avevano la maggiore riduzione dei livelli di glucosio nel sangue e maggiore probabilità di riuscire a interrompere l’assunzione di farmaci antidiabetici.

“Il tempismo sembra avere importanza”, ha affermato un altro autore, il Dr. Roeland Middelbeek, assistente investigatore presso il Joslin Diabetes Center. “Andando avanti, potremmo avere più dati e prove sperimentali per i pazienti per fornire raccomandazioni più personalizzate”.

Fare movimento è un pilastro nella lotta al diabete di tipo 2

Le attività, da moderate a intense, sono tutte utili per mettere ko la malattia. La sedentarietà invece ha solo effetti negativi. “Mantenersi fisicamente attivi può aiutare le persone con diabete di tipo 2 a gestire i livelli di zucchero nel sangue e ridurre il rischio di sviluppare gravi complicanze legate al diabete come malattie cardiache e insufficienza renale, oltre a migliorare il loro benessere generale”, ha ricordato la dott.ssa Lucy Chambers, Head of Research Communications presso Diabetes UK, esterna allo studio. Fonte: CNN.

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