Diabete, zucchero di canna o bianco: cosa devi sapere

9 Settembre 2019 - di Silvia_Di_Pasquale

Chi soffre di diabete non può utilizzare zucchero a piacere. E’ consigliabile utilizzare dolcificanti naturali come miele, sciroppo d’acero, succo di agave, ma sempre a basse dosi. Sia quello di canna che quello bianco aumentano i livelli di zucchero nel sangue tanto quanto gli alimenti come patatine fritte, patate dolci e popcorn. Mantenere livelli sani di zucchero nel sangue è fondamentale per le persone con diabete. Moderarne l’assunzione può supportare il controllo della glicemia e ridurre al minimo il rischio a lungo termine di complicanze della malattia.

Se soffri di diabete, lo zucchero grezzo di canna non può essere considerato più sano di quello bianco. Il secondo contiene solo saccarosio, il primo contiene anche qualche residuo di melassa (tra l’1-5% a seconda dei tipi di zucchero grezzo in commercio) che gli dà un aroma leggermente diverso. Tuttavia, come ricorda il sito Health Line, quello di canna non fornisce alcun beneficio alle persone con diabete e quindi va sempre consumato con moderazione.

Quanto alla stevia, un dolcificante derivato dalle foglie della omonima pianta, potrebbe aiutare a controllare i livelli di zucchero nel sangue poiché agisce su una proteina responsabile della secrezione di insulina. Dolcificante derivato dalle foglie di una pianta originaria del Sud America, la stevia è spesso usato come sostituto dello zucchero in bibite e cibi. Dovrebbe aiutare a regolare i livelli di glicemia e contrastare lo sviluppo del diabete di tipo 2.

Il primo consiglio è però sempre quello di confrontarsi con il proprio medico o nutrizionista, gli unici che possono fornire un piano alimentare per tenere a bada la mattia. Come si legge sul sito della Fondazione Veronesi, è molto importante utilizzare per dei dolci come i biscotti una “farina integrale o al limite di tipo 2, magari aggiungendo frutta secca o semi (per esempio quelli di canapa) per abbassare ulteriormente il carico glicemico. Ulteriore valore aggiunto sarà la scelta di olio di oliva o di semi al posto del burro”.

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