Violenza sulle donne: perché dire "Not all Man" è sbagliato e pericoloso

Violenza sulle donne: perché dire “Not all Man” è sbagliato e pericoloso

21 Novembre 2023 - di Claudia Montanari

L’atroce femminicidio di Giulia Cecchettin ha profondamente scosso la società, suscitando intense riflessioni sulla violenza di genere. Tuttavia, una reazione comune è emersa: molti uomini si sono affrettati a sottolineare che “non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, non siamo tutti uguali”. È importante esaminare la problematicità di questa difesa, spesso espressa con la frase “Not All Men”, e comprendere come la violenza sulle donne coinvolga tutti, compresi gli uomini che affermano di non essere violenti.

Il significato di “Not All Men”

La frase “Not All Men” è spesso utilizzata come difesa per separare gli uomini che si considerano non violenti da quelli che commettono atti violenti. Tuttavia, è cruciale comprendere che questa dichiarazione può essere interpretata come una forma di negazione e minimizzazione delle esperienze delle donne.

Perché dire “Not All Men” è pericoloso

La violenza sulle donne non si manifesta solo attraverso atti estremi ma è spesso intrecciata in comportamenti più subdoli. La cultura dello $tupr0 include atteggiamenti come il catcalling, il controllo coercitivo e la discriminazione di genere. Riconoscere questi comportamenti è fondamentale per affrontare il problema alla radice.

L’uso di “Not All Men” spesso deraglia la discussione sulla violenza di genere. Focalizzarsi sulla propria innocenza personale può distrarre dalla comprensione del problema sistemico che richiede un approccio più ampio. Affermare “Not All Men” può implicare una mancanza di riconoscimento della responsabilità collettiva degli uomini nella lotta contro la violenza di genere. Ignorare la connessione tra il sistema patriarcale e la violenza perpetua il problema.

La complessità della violenza sulle donne

La violenza sulle donne non è limitata a singoli casi isolati ma è un problema diffuso e sistemico. Coinvolge tutti, indipendentemente dall’atteggiamento personale di “non essere come gli altri uomini”. Gli uomini che vogliono davvero contribuire al cambiamento devono abbracciare una responsabilità attiva. Questo significa riconoscere il ruolo del patriarcato, ascoltare le esperienze delle donne e agire per smantellare le strutture che perpetuano la violenza.

Rispettare le vittime di violenza di genere significa andare oltre la difesa personale e lavorare verso una società che non tollera la violenza. Questo richiede uno sforzo collettivo e un impegno a cambiare le norme culturali dannose.

La frase “Not All Men” non affronta la complessità della violenza sulle donne e può persino contribuire a perpetuare la cultura dannosa. La responsabilità collettiva implica un impegno attivo da parte di tutti, uomini compresi, nella lotta contro la violenza di genere. Solo attraverso un approccio unitario possiamo sperare di creare un futuro in cui tutte le donne possano vivere libere dalla paura e dalla violenza.