Dimagrire senza sport è possibile: 4 consigli

Dimagrire, 3 errori che possono minare una dieta

14 Gennaio 2020 - di Silvia_Di_Pasquale

Dimagrire fa bene alla salute. Non si tratta solo di una questione estetica. Perdere peso e non riguadagnarlo può potenzialmente portare ad una remissione del diabete di tipo 2 se in fase iniziale, ovvero alla sua scomparsa.

Dire addio ai chili di troppo riduce il rischio di cancro al seno nelle donne over-50 che sono in sovrappeso o obese: più chili di troppo si eliminano, più il rischio si riduce. Il sovrappeso è un fattore di rischio ben documentato per il cancro al seno, specie per donne in menopausa. Seguire una dieta non è sempre facile e spesso si compiono degli errori che ne provocano l’insuccesso. Vediamone alcuni.

Seguire diete on line trovate sul web. Sbagliato. Leggere un articolo che parla di un regime alimentare non significa che questo rappresenti quello adatto al proprio caso specifico. Solo un dietologo o un nutrizionista possono fornire una dieta personalizzata dopo aver visitato il paziente e analizzato il suo caso. Questo vale soprattutto per le diete proteiche, che devono essere seguite da un medico.

Altro errore è quello di perseguire obiettivi irraggiungibili. Perdere 5 chili in pochi giorni. Se è vero che attraverso una dieta chetogenica si ottengono risultati rapidi, è altrettanto vero che è per un periodo di tempo limitato e sotto controllo medico. Anche per i giorni di digiuno è sempre meglio sentire prima il parere del proprio medico.

Alcune diete prevedono di evitare completamente un gruppo di alimenti, ma questa potrebbe non essere una pratica corretta. “Non ha senso che questo tipo di dieta sia applicata sulla popolazione in generale, perché non sono noti gli effetti sulla salute a lungo termine – spiega al Fatto Alimentare Lucilla Titta, nutrizionista, ricercatrice all’Ieo (Istituto europeo di oncologia) – Le diete low carb, determinano una drastica riduzione di frutta e verdura e questo significa una deplezione nell’apporto di vitamine, minerali e fibra, con un impatto negativo sul rischio cardio-vascolare”.

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