diabete e terapia insulinica

Diabete, nuova insulina una volta a settimana: “Rivoluzione della terapia”

26 Giugno 2023 - di Claudia Montanari

Per i pazienti diabetici si potrebbe passare da 365 a sole 52 iniezioni di insulina in un anno. Una vera e propria rivoluzione della terapia contro il diabete sembra essere prossima per i 500 milioni di pazienti diabetici in tutto in tutto il mondo, in Italia oltre 3,5 milioni di persone.

Il diabete e la gestione quotidiana dell’insulina

Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da alti livelli di zucchero nel sangue, causati da un’insufficiente produzione di insulina o da una resistenza all’azione dell’insulina stessa. Tradizionalmente, i pazienti diabetici devono somministrare iniezioni di insulina ogni giorno per mantenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue. Questa routine quotidiana può risultare gravosa e influire sulla qualità della vita dei pazienti.

Il cambio epocale: l’insulina settimanale

Una nuova insulina basale a somministrazione settimanale offre la stessa efficacia delle insuline già in uso a somministrazione quotidiana nei pazienti con diabete di tipo 2 che non hanno usato in precedenza l’insulina.

Si tratta di una notizia importantissima per chi soffre di diabete perché questa rivoluzionaria terapia promette di semplificare la vita di milioni di persone affette da questa malattia cronica. Non solo riduce il numero di iniezioni necessarie, ma offre anche numerosi vantaggi rispetto alle insuline tradizionali somministrate giornalmente. Scopriamo insieme i dettagli di questa importante innovazione nel campo medico.

Lo confermano due differenti studi pubblicati su Jama e sul New England Journal of Medicine.

“Questa nuova molecola ha il potenziale di semplificare la terapia del diabete che richiede terapia insulinica, eliminando per i pazienti il disagio della iniezione giornaliera ed aumentando così la aderenza alla terapia insulinica. Un vero cambio epocale e un deciso miglioramento della qualità di vita dei pazienti diabetici”, spiega Roberto Trevisan, professore di Endocrinologia all’Università di Milano-Bicocca e direttore della Diabetologia dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, il solo ricercatore italiano che ha partecipato alla stesura finale dello studio sul New England Journal of Medicine.

Trevisan riferisce che ora è attesa l’approvazione della nuova molecola da parte degli Enti regolatori del farmaco per renderla disponibile.

I vantaggi di questa nuova terapia contro il diabete

Il passaggio dall’assunzione giornaliera a quella settimanale rappresenta un grande vantaggio per i diabetici di tipo 2, che sono spesso soggetti anziani, con più patologie, e che devono assumere diverse terapie con frequenza quotidiana. Un altro vantaggio della formulazione della terapia su base settimanale è la possibilità di ridurre l’impegno richiesto agli operatori sanitari che si occupano di diabetici che richiedono insulina, specie per quelli ricoverati nelle strutture sanitarie residenziali a lungo termine.

Infine, un altro beneficio importante è la maggiore flessibilità nel programma di somministrazione dell’insulina. Con l’insulina settimanale, i pazienti possono organizzare il loro trattamento in modo più adatto alle proprie esigenze individuali, senza dover fare iniezioni multiple durante la giornata.

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