scegliete gli abbinamenti giusti

Diabete, 3 modi per abbassare l’indice glicemico dei carboidrati

13 Marzo 2019 - di Claudia Montanari

ROMA – Quando si parla di diabete di tipo 2, uno dei fattori più importanti da tenere sotto controllo è l’indice glicemico degli alimenti. Scegliere alimenti con un basso indice glicemico è fondamentale per contrastare il diabete e i picchi glicemici, ed è molto utile anche per chi vuole tornare in forma ed eliminare il grasso in eccesso. Per questo motivo, spesso si tende ad eliminare le fonti di carboidrati come pasta o patate che hanno un indice glicemico alto. Innanzitutto ricordiamo che l’indice glicemico di un alimento indica la velocità con cui la glicemia aumenta dopo l’assunzione di quel determinato cibo.

Molti alimenti gustosi come riso, pane e pane bianco, pasta ma anche zucchero, dolci e miele hanno un indice glicemico alto. Per questo motivo i pazienti con diabete di tipo 2 ma anche chi è a dieta tende a bandire questi alimenti dall’alimentazione quotidiana. La buona notizia è che, soprattutto nei carboidrati, l’indice glicemico è particolarmente sensibile ad oscillazione ed esistono alcuni modi che consentono di abbassare l’indice glicemico dei carboidrati, consentendo di poterne assumere delle fonti adeguate (che ovviamente devono essere concordare con il proprio medico, soprattutto quando si ha a che fare con il diabete).

La cottura: è fondamentale per abbassare l’indice glicemico dei carboidrati. La pasta per esempio, se viene scolata e mangiata al dente, l’amido di cui è ricca verrà assunto molto più lentamente e verrà evitato il picco glicemico. Se amate il pane, il metodo è quello di tostare le fette (senza aggiunta di olio, ovviamente): in questo modo verrà neutralizzata l’azione dell’amido. Per quanto riguarda le patate, invece, potete abbassare l’indice glicemico consumandole bollite e fredde. Cuocendo le patate in acqua calda, l’amido forma un gel, mentre l’indice glicemico si abbassa, rendendo questo ortaggio più dietetico e facilmente digeribile.

Il tipo di farina: soprattutto quando si è a dieta (i diabetici devono ovviamente far sempre riferimento al proprio medico) non è necessario dover rinunciare ai carboidrati (anzi, molti dietologi e nutrizionisti sconsigliano di bandirli), meglio però puntare sulle farine integrali, che contengono molte più fibre, in grado di ostacolare la produzione di insulina e il conseguente aumento di glicemia.

Il tipo di condimento: non tutti lo sanno ma anche il condimento può influenzare molto l’indice glicemico. Per tenere questo valore basso, scegliere sempre l’olio extravergine di oliva e, per insaporire i piatti, optare per le spezie. Infine, ma non meno importante, scegliere gli abbinamenti giusti: associare la pasta a verdure e legumi, il riso al pesce e alle patate.