Falso made in Italy vale 120 miliardi, Usa e Russia dove se ne produce di più

Falso made in Italy vale 120 miliardi, Usa e Russia dove se ne produce di più

9 Maggio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

Il falso made in Italy vale 120 miliardi secondo Coldiretti, che sottolinea anche la strana ‘alleanza’ tra Russia e Usa che, sebbene divise dalla guerra in Ucraina, si classificano rispettivamente come i Paesi dove le produzioni tricolore taroccate crescono di più. L’industria del falso che sfrutta il brand Italia a tavola è diventato un problema planetario “con il risultato che per colpa del cosiddetto italian sounding nel mondo oltre due prodotti agroalimentari tricolori su tre sono falsi“. L’allarme è stato lanciato dalla Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti, durante l’inaugurazione della prima esposizione della top ten del Made in Italy tarocco a tavola, in uno dei padiglioni di Tuttofood a Milano.

“Il contributo della produzione agroalimentare made in Italy a denominazione di origine alle esportazioni e alla crescita del Paese potrebbe essere nettamente superiore con un chiaro stop alla contraffazione alimentare internazionale – ha affermato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini – Si tratta di una priorità per la nuova legislatura poiché ponendo un freno al dilagare dell’agropirateria a tavola si potrebbero creare ben 300.000 posti di lavoro in Italia”.

La produzione di imitazioni dei formaggi italiani, sottolinea la Coldiretti, lo scorso anno ha raggiunto negli Usa il quantitativo record di oltre 2,7 miliardi di chili, con una crescita esponenziale negli ultimi 30 anni, tanto da aver superato addirittura la stessa produzione di formaggi americani come Cheddar e Colby. In Russia si stanno invece moltiplicando le fabbriche specializzate nella produzione di imitazione dei formaggi e salumi italiani per sostituire quelli originali.

In Russia con la guerra cresce il mercato delle imitazioni del made in Italy

In seguito allo scoppio della guerra in Ucraina e al blocco degli scambi commerciali con la Russia nel Paese è nata una “fiorente produzione di imitazioni made in Italy che hanno sostituito le esportazioni tricolori con un costo per il nostro Paese di 250 milioni di euro”. Lo ha ricordato sempre Coldiretti a Cibus connecting Italy, il Salone internazionale del settore agroalimentaredi Parma, tenutosi lo scorso marzo.

“In molti territori, dagli Urali alla regione di Sverdlovsk, sono sorte fabbriche specializzate nella produzione di imitazione dei formaggi e salumi italiani per sostituire quello originali. Si tratta di impianti per la lavorazione del latte e della carne per coprire la richiesta di formaggi duri e molli così come di salumi che un tempo era soddisfatta dalle aziende agroalimentari italiane”. (ANSA).

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