Chi è Veronica Panarello: mamma del piccolo Loris Stival

Chi è Veronica Panarello: mamma del piccolo Loris Stival

9 Dicembre 2014 - di Silvia_Di_Pasquale

SANTA CROCE CAMERINA (RAGUSA) – Due suicidi tentati, il vero padre scoperto a 14 anni, un rapporto burrascoso con una madre che mette al mondo cinque figli con tre uomini diversi: questi sono alcuni dei momenti critici che hanno caratterizzato la vita di Veronica Panarello, accusata di omicidio aggravato e occultamento di cadavere in relazione alla morte del figlio Loris Stival.

Se fosse vero che questa madre ragazza di soli 26 anni c’entra davvero qualcosa con la morte del piccolo, forse bisognerà andare a cercare nel suo passato per capire le cause che l’hanno portata a compiere un gesto così folle. Il marito l’ha definita una “mamma speciale”, mentre altre donne del paese la bollano come “forestiera”, prima ancora di sapere come andrà a finire. E poi ancora: «È instabile», ha «problemi psicologici seri». Da parte sua lei dice di non avere nulla da nascondere: “Sono innocente. Là fuori c’è chi ha ucciso mio figlio. Lo cercassero” ha urlato Veronica.

Certo è che Veronica non ha avuto un’esistenza tranquilla: non ancora 14enne, tentò di togliersi la vita bevendo della candeggina. Lo stesso anno fece una scoperta choc: l’uomo che per 14 anni avava considerato suo padre, in realtà non era il padre naturale, che era invece un uomo con cui la madre aveva avuto una relazione occasionale. Quando ha ritrovato il padre naturale lui non si è rivelato esattamente quel nido d’affetto che forse la ragazza sperava di trovare. A Grammichele, dove era tornata dopo aver passato l’infanzia in Liguria per via del lavoro del padre, frequentava l’istituto artistico Albertini.

A 15 anni, la ragazzina ha tentato nuovamente il suicidio: ha preso un filo di plastica e ha tentato di impiccarsi. Ma il filo si è rotto e lei si è salvata. In questo delicato periodo della sua vita ha incontrato Davide, oggi è il suo compagno, del quale è rimasta incinta a 17 anni. L’uomo, di professione camionista, continua a difenderla: “Non voglio che si infanghi il suo nome”, ha detto, specificando che “Se è stata davvero lei mi cade il mondo addosso, non ci posso credere…”. Dopo Loris è arrivato anche il più piccolino che ora ha 3 anni e l’unica speranza è che non si ritrovi con una madre assassina, perché a quel punto la sua vita sarebbe rovinata per sempre.