In forma come Sophia Loren, la dieta seguita dalla diva

In forma come Sophia Loren, la dieta amata dalla diva

14 Maggio 2020 - di Silvia_Di_Pasquale

Sophia Loren è la diva italiana più celebre della storia cinematografica italiana. 

Icona di stile e bellezza, ma anche testimonial della maison Dolce e Gabbana.

A 85 anni la star che tutto il mondo ci invidia vive una vita lontana dai riflettori.

Ma non per questo ha azzerato del tutto le sue apparizioni sul set.

Una domanda sorge spontanea guardando le immagini dell’attrice: qual è il suo segreto di bellezza?

Rispondere non è facile, ma sappiamo che una dieta sana è alla base di una vita longeva.

La dieta amata da Sophia Loren.

Sophia Loren ha notoriamente sposato la dieta mediterranea, uno dei regimi alimentari più salutari insieme a quello giapponese.

“Tutto ciò che vedi, lo devo degli spaghetti”, disse una volta la diva. 

E sulla sua forma fisica: “Preferirei mangiare pasta e bere vino piuttosto che una taglia zero”.

Secondo il best diets ranking 2020, elaborato dal media statunitense U.S. News & World’s Report’s, la dieta mediterranea si è classificata come migliore dieta al mondo.

Il regime nostrano ha vinto la sfida tra 35 diverse alternative con un punteggio di 4,2 su 5 grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute

Tra cui perdita e controllo del peso, salute del cuore e del sistema nervoso, prevenzione del cancro e delle malattie croniche, prevenzione e controllo del diabete.

La dieta mediterranea è fondata principalmente su piccole porzioni di pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari.

Seguirla per un anno aumenta i tipi di batteri intestinali legati ad un invecchiamento “sano”, riducendo al contempo quelli associati all’infiammazione dannosa nelle persone anziane.

A queste conclusioni è arrivato uno studio condotto in cinque paesi, compresa l’Italia, pubblicato online sulla rivista Gut.

La dieta mediterranea e quella giapponese hanno tassi di riduzione di rischio di determinate malattie.

In relazione all’ictus è del 25% per la dieta mediterranea e del 22% per quella giapponese.

Per i tumori è del 35% per la mediterranea e del 27% per la giapponese.

Per il Morbo di Parkinson è del 46% per la mediterranea e del 50% per quella del Sol Levante.

Foto Epa/Ansa.