Il punto G non esiste, un nuovo studio lo conferma

Il punto G non esiste, un nuovo studio lo conferma

22 Settembre 2021 - di Silvia_Di_Pasquale

Il “punto G” potrebbe non esistere. Un nuovo studio portoghese non è riuscito a individuarne la posizione, le dimensioni o la natura.

Scrivendo sulla rivista Sexual Medicine, il team di studiosi ha dichiarato: “Dobbiamo concludere che la sua esistenza deve essere scientificamente provata”.

I medici di cinque ospedali in Portogallo e uno in Italia hanno esaminato 32 studi effettuati risalenti agli anni ’80 per determinare l’esistenza del punto G.

I criteri per identificare la regione sfuggente variavano tra gli studi, ma potevano includere un’area più sensibile e rigonfiamento o gonfiore dopo la stimolazione.

La maggior parte delle donne che hanno partecipato a sei studi con questionari (62,9%) ha affermato di avere un punto G. E quasi tre quarti (72,6%) credeva che fosse associato all’orgasmo.

I ricercatori hanno affermato che i risultati “mostrano chiaramente” che la maggior parte delle donne crede che il punto G esista, ma “questa convinzione potrebbe essere distorta dall’ipotesi attuale che esista“.

I ricercatori hanno affermato: “La sessualità femminile, compreso l’orgasmo, è molto più complessa di una semplice formula che include ormoni, aspetti psicologici, cultura, religione, anatomia ed esperienza precedente”.

“La maggior parte degli studi pubblicati finora sul punto G favoriscono la sua esistenza, ma c’è un sostanziale disaccordo anche tra questi”.

“Rimangono domande senza risposta: esiste? Se sì, dove si trova, che dimensione ha, qual è la sua natura istologica, qual è il suo ruolo nella sessualità femminile, è associata all’eiaculazione femminile?”.

Hanno aggiunto: “D’altra parte, se esiste davvero, trascurarlo può equivalere a negare alle donne la strada per esperienze piacevoli”.

“Il clitoride è ancora un continente inesplorato, ma il punto G potrebbe essere solo un’altra Atlantide”.

Il precedente studio del 2014 sul Punto G.

Gli studiosi italiani dell’università dell’Aquila e di Tor Vergata, in una corposa rassegna svolta con colleghi francesi e messicani pubblicata su Nature Urology, hanno smentito l’esistenza di un particolare punto del corpo femminile fulcro del piacere sessuale.

Ma hanno individuano l’esistenza di una area molto più estesa e complessa che permette il verificarsi dell’orgasmo. Foto di Jess Foami da Pixabay.