Dieta anti stanchezza, quali alimenti mettere nel carrello

Dieta anti stanchezza, quali alimenti mettere nel carrello

14 Settembre 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

A settembre, complice la fine dell’estate e il cambio di stagione, la stanchezza bussa alla porta. Ma una dieta equilibrata può essere di aiuto per gestire la fatica, che in alcuni casi è cronica, come in quello della fibromialgia. Nel libro del dott. Francesco Garritano, “La fibromialgia è una sfida: tu puoi vincerla, l’autore offre validi consigli per combattere stress e stanchezza, utili per contrastare la sindrome.

Dieta anti stanchezza: quali cibi prediligere

Tra le vitamine, in particolare la vitamina A e la vitamina C. Con il termine “vitamina A” si individuano un gran numero di sostanze con effetti biologici simili al retinolo; in particolare composti di origine animale, chiamati retinoidi, e di origine vegetale, chiamati carotenoidi. Un’importante fonte di vitamina A è il tuorlo d’uovo, mentre per i vegetali si hanno buone concentrazioni in verdure a foglia verde e in frutta e verdura di colore rosso-arancione (carote, zucca, albicocche, peperoni, pomodori ecc.), fonti di carotenoidi e beta-carotene. Ritroviamo invece la vitamina A come retinoide, oltre che nelle uova, negli alimenti di origine animale (carne, pesci, frattaglie ecc.).

La vitamina C è uno dei micronutrienti che cooperano al corretto funzionamento del nostro organismo, in particolare sono noti i suoi effetti antiossidanti e immunostimolanti. Tra i cibi a più alto contenuto di vitamina C ricordiamo alcuni frutti (uva, ribes, papaya, ananas, fragole, melone, mango, lamponi, mirtilli, kiwi) e sicuramente una menzione a parte meritano i famosi agrumi (arance, mandarini, limoni, pompelmi ecc.); fra le verdure invece peperoni, broccoli, cavoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, spinaci, cime di rapa, verdure a foglia verde, zucca, pomodori. Buona concentrazione anche nelle patate, specie se novelle, e in alcune spezie come il prezzemolo. La vitamina C è sensibile all’ossidazione e termolabile, quindi gli alimenti citati devono essere conservati non troppo a lungo ed è preferibile che siano consumati crudi o comunque poco cotti.

I minerali

Lo zinco è un minerale che svolge un ruolo molto importante nel nostro organismo e del quale, purtroppo, molto spesso siamo carenti. Alte concentrazioni di zinco sono presenti nelle ostriche e nei frutti di mare, buono anche l’apporto che si ha tramite alimenti di origine animale (carne, alcuni pesci come le aringhe, uova ecc.).
Quanto ai vegetali, lo zinco è presente nei cereali integrali, nelle verdure a foglia larga (spinaci e lattuga) e in alcuni semi, quali quelli di zucca, sesamo e girasole. Vi segnalo poi, tra gli altri alimenti, funghi, pistacchi, mandorle, noci, arachidi, quinoa, miglio, anacardi, pinoli. Buona anche la concentrazione nei legumi.

Il selenio è un microelemento, particolarmente “micro” perché il nostro organismo ne richiede una piccolissima quantità. Esso è uno dei principali elementi di protezione dai danni dei radicali liberi e la sua azione è sinergica a quella della vitamina E. Il selenio è presente nei cereali integrali e in alimenti di origine animale, quali carne, pesce e uova (specie il tuorlo). Tra le altre fonti alimentari vi segnalo il germe di grano (ricco anche di vitamina E), la frutta secca (mandorle, nocciole, noci, soprattutto brasiliane), i semi di girasole e l’aglio.

Il rame è coinvolto attivamente nel benessere del nostro organismo e nella lotta contro i radicali liberi.
Tra gli alimenti ricchi di rame, ricordiamo i crostacei (granchi e aragoste) e i molluschi (specie le ostriche), le frattaglie (fegato, reni), i semi oleosi e la frutta secca, il germe dei cereali (specie frumento e segale) e i legumi (soprattutto fagioli e lenticchie). (FONTE ANSA).

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