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Assistente materna, cosa ne pensano le neo mamme di questa nuova figura

29 Settembre 2023 - di Claudia Montanari

Il governo ha recentemente annunciato l’introduzione di una nuova figura professionale chiamata “assistente materna”, con l’obiettivo di fornire supporto alle neomamme durante i primi sei mesi di vita dei loro bambini. Secondo il governo, questa iniziativa mira a gestire la depressione post-partum e ad affrontare le domande comuni che sorgono con la nascita di un bambino, come la cura quotidiana e il benessere del neonato. Tuttavia, sta già sollevando alcune controversie tra le neo mamme stesse.

Il Ruolo dell’Assistente Materna

A differenza di altre figure sanitarie come ostetriche o infermiere, non sarà richiesta una laurea per diventare assistente materna. Tuttavia, sarà necessario seguire un corso di formazione della durata di 6 o 9 mesi. Il ruolo di queste professioniste sarà di lavorare a stretto contatto con le madri, offrendo assistenza anche direttamente a domicilio.

L’obiettivo del governo è garantire una copertura diffusa su tutto il territorio, con tre assistenti materne ogni 20.000 abitanti. Ciò richiederà un considerevole stanziamento di risorse finanziarie, stimato tra i 100 e i 150 milioni di euro.

Un Modello Già Presente in Altri Paesi

La figura dell’assistente materna non è una novità assoluta ed è ispirata a modelli già presenti in altri Paesi europei come la Francia e le Nazioni dell’Europa del Nord. In Francia, ad esempio, questa figura è molto richiesta e ben remunerata.

Già nel 1996, la Commissione europea evidenziava come la custodia di bambini con meno di tre anni di età da parte di un’assistente materna fosse il servizio più frequentemente utilizzato in molti Paesi europei.

Le perplessità delle neo mamme

Nonostante l’intento di supportare le neomamme, il progetto dell’assistente materna non è stato accolto con favore da molte mamme. Alcune ritengono che ci siano altre iniziative di cui avrebbero bisogno, come la maternità retribuita per tutto il primo anno di vita del neonato, in modo da non dover tornare al lavoro dopo pochi mesi.

Altre sollevano l’obiezione che questa figura esista già ed è rappresentata dalla puericultrice, con una preparazione specifica nell’ambito dei bambini di età 0-3 anni.

L’introduzione dell’assistente materna è una mossa del governo per fornire supporto alle neomamme nei primi mesi di vita dei loro bambini. Tuttavia, la reazione delle mamme è stata mista, con alcune che sottolineano la necessità di altre iniziative per garantire un adeguato supporto finanziario e di cura durante il periodo post-partum. Il dibattito su questa nuova figura professionale continua, con molte mamme che chiedono una revisione più approfondita del progetto.