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Allenamento a casa: le ore minime necessarie per restare in forma

29 Aprile 2020 - di Silvia_Di_Pasquale

Durante la quarantena da coronavirus l’allenamento ha subito un brusco rallentamento.

La chiusura delle palestre, l’impossibilità di uscire se non per comprovati motivi di necessità, hanno ridotto al minimo i movimenti.

L’allenamento a casa ha “salvato” la situazione, permettendoci di rimanere attivi anche all’interno delle mura domestiche.

Il tempo minimo per l’allenamento.

Tuttavia, sono necessarie almeno due ore e mezza di esercizio alla settimana per restare in forma.

E’ questa la quantità ideale per le persone di età compresa tra 18 e 64 anni.

L’esercizio fisico può essere di intensità moderata o in alternativa è possibile completare almeno un’ora e mezza di fitness intenso.

L’indagine #PRESTOinsieme.

Affaticamento psicologico e sintomi depressivi, poco allenamento ed eccessivo consumo di zuccheri. Sono solo alcuni dei problemi emersi con l’isolamento.

Se ne sta occupando l’indagine #PRESTOinsieme che si propone di studiare l’effetto delle misure di contenimento dell’epidemia sulla salute psicologica e sugli stili di vita della popolazione italiana.

L’indagine è realizzata in collaborazione tra Università di Padova, Istituto Superiore di Sanità, Prochild ONLUS, con il supporto tecnico di Zeta Research srl.

Lo studio si svolge online e prevede la compilazione di un questionario disponibile al sito www.prestoinsieme.com) ed è aperta a tutti i maggiori di 16 anni di età.

Avviato il 21 marzo scorso, l’analisi dei dati raccolti dai primi 2000 compilati mostrano che la salute psicologica dei partecipanti sembra risentire delle misure.

Circa il 50% del campione intervistato manifesta sintomi depressivi e di affaticamento psicologico.

Non solo la salute psicologica, ma anche gli stili di vita sembrano averne risentito.

Circa il 20% dei partecipanti ha smesso di fare attività fisica regolarmente dopo l’introduzione delle limitazioni.

Si starebbe verificando un consumo insufficiente di frutta e verdura a fronte, invece, di un incremento di cibi ricchi in grassi e zuccheri. Foto di rob9040 da Pixabay