Il cibo spazzatura spinge il cervello a desiderare altro junk food

Voglia di cibo spazzatura? Fai una corsa intensa e passa

28 Aprile 2022 - di Silvia_Di_Pasquale

Quando la fame nervosa da cibo spazzatura colpisce, spesso è difficile resistere alla tentazione di correre in cucina e ingurgitare il cibo più grasso e calorico a disposizione. Sappiamo quanto questa azione sia nemica della salute, soprattutto se ripetuta ogni giorno. Devi sapere che fare una semplice corsa intensa potrebbe battere quelle voglie di junk food durante un deficit calorico. In un esperimento sui roditori, gli scienziati hanno scoperto che un’attività fisica faticosa può frenare il desiderio di mangiare cibo ad alto contenuto di grassi dopo un mese di dieta ristretta. I cambiamenti ormonali che si verificano quando facciamo esercizio ad alta intensità possono avere un effetto di soppressione dell’appetito nel breve termine.

L’esercizio fisico può aiutare le persone a resistere ai segnali di consumo di cibi grassi, soprattutto se sono a dieta da un po’ e le voglie iniziano a crescere. Uno degli autori dello studio, il dottor Brown, della Washington State University, ha dichiarato: “Siamo sempre alla ricerca di questa pillola magica in qualche modo e l’esercizio fisico è proprio di fronte a noi con tutti questi vantaggi”.

Il cibo spazzatura è come veleno per il corpo.

Secondo un altro studio dell’Università di Bonn, pubblicato su Cell nel 2018, il cibo spazzatura rende il sistema immunitario più ‘aggressivo’ sul lungo termine. Quest’ultimo reagisce a una dieta con molti grassi e calorie come a un’infezione batterica. Il cibo poco sano, secondo la ricerca, sembra rendere le difese del corpo più aggressive a lungo termine e, anche molto tempo dopo il passaggio a una dieta sana, rimangono tracce.

Questi cambiamenti a lungo termine possono essere coinvolti nello sviluppo di aterosclerosi e diabete. Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno preso in esame dei topi, somministrando loro per un mese una dieta con grassi, zuccheri e poche fibre. Gli animali hanno quindi sviluppato una forte risposta infiammatoria in tutto il corpo, quasi come dopo un’infezione da batteri pericolosi. Foto di David Z da Pixabay.

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