Lo stress può essere associato a problemi di fertilità, lo studio

Lo stress può essere associato a problemi di fertilità, lo studio

13 Maggio 2022 - di Silvia_Di_Pasquale

Lo stress è stato protagonista degli ultimi anni. La pandemia da Covid-19 ha scatenato un’ondata di ansia e depressione che ha riguardato milioni di persone, soprattutto i più giovani. Ma la salute mentale non è l’unica a essere colpita dagli eventi stressanti, anche la fertilità femminile potrebbe risentirne. Questo è quello che evidenzia uno studio sui topi, pubblicato sulla rivista della Endocrine Society, Endocrinology.

Le femmine esposte a un urlo sono risultate avere una ridotta riserva ovarica e una ridotta fertilità. “Abbiamo esaminato l’effetto dello stress sulla riserva ovarica utilizzando un modello di suono da urlo nei ratti”, ha affermato Wenyan Xi del Second Affiliation Hospital della Xi’an Jiao Tong University di Xian, in Cina. “Abbiamo scoperto che le femmine di ratto esposte al suono dell’urlo avevano una ridotta riserva ovarica e una ridotta fertilità”.

La riserva ovarica è il potenziale riproduttivo lasciato all’interno delle due ovaie di una donna in base al numero e alla qualità delle uova. Una donna nasce con un numero finito di ovuli e il suo corpo non può più crearne. Le femmine di topo sono state esposte a un urlo per tre settimane e hanno analizzato l’effetto sui loro ormoni sessuali. Il suono dell’urlo ha ridotto i livelli di estrogeni e ormoni anti-mulleriani dei topi.

Gli estrogeni svolgono un ruolo importante nella crescita e nello sviluppo riproduttivo, mentre l’ormone antimulleriano è prodotto dalle ovaie e aiuta a formare gli organi riproduttivi. Il rumore ha anche abbassato il numero e la qualità delle uova, portando a cucciolate minori.

“Sulla base di questi risultati, suggeriamo che lo stress potrebbe essere associato a una ridotta riserva ovarica”, ha detto Xi. “È importante determinare un’associazione tra stress cronico e riserva ovarica perché così facendo potrebbe ampliare il nostro apprezzamento dei limiti degli attuali interventi clinici e fornire informazioni preziose sulla causa della ridotta riserva ovarica”. Fonte: Medical X Press. Foto di PDPics da Pixabay.

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