Pressione alta, i cibi nemici dell'ipertensione

Pressione alta, i cibi che favoriscono l’ipertensione

6 Dicembre 2020 - di Silvia_Di_Pasquale

La pressione alta può non manifestarsi con sintomi evidenti ma, se trascurata, aumenta il rischio cardiovascolare predisponendo allo sviluppo di malattie come infarto, ictus, insufficienza renale o arteriopatia periferica.

L’alimentazione può avere un forte impatto sulla pressione, sia in negativo che in positivo. Per questo è importante fare attenzione a ciò che finisce sulla nostra tavola.

I cibi salati e zuccherini e quelli ricchi di grassi saturi possono aumentare la pressione sanguigna. Vediamo alcune abitudini alimentari nello specifico.

Cibi da evitare se si ha la pressione alta.

Un consumo eccessivo di sale può favorire l’instaurarsi dell’ipertensione arteriosa, soprattutto nelle persone predisposte.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non introdurre più di 2 grammi di sodio con la dieta giornaliera: 2 grammi di sodio corrispondono a circa 5 grammi di sale da cucina.

Evitare o limitare quindi al minimo salumi e carne lavorate, che possono essere una fonte di sale “nascosto”, così come lo contengono i formaggi, il pane o la pizza.

Quando mangiate un panino, mettete in conto che potreste fare il pieno di sale, pur non avendolo aggiunto direttamente sopra.

I cibi surgelati sono un’altra possibile fonte di sale. Non tutti, ma molti, per esempio piatti pesce preparati o anche hamburger vegetali. Per questo è importante leggere sempre la lista degli ingredienti.

Molte salse di pomodoro in scatola sono ricche di sodio, anche pesti e condimenti vari a base di verdure o legumi. Ciò significa che possono causare un aumento della pressione sanguigna, soprattutto se già ne soffri.

Non solo il sale, ma anche lo zucchero è un nemico per chi soffre di ipertensione. 

In base a studi svolti su larga scala, lo zucchero può avere una correlazione molto più stretta del sodio con la pressione alta.

Se assunto in quantità elevate stimolerebbe un’area del cervello chiamata ipotalamo, che provocherebbe a sua volta un aumento del battito cardiaco e della pressione sanguigna.

E’ quanto emerso da una ricerca Usa, guidata dal Saint Luke’s Mid America Heart Institute in Kansas City, pubblicata sulla rivista American Journal of Cardiology.

Nelle persone che non soffrono di ipertensione, limitare l’assunzione di alcol può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare la pressione alta.