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Mal di testa e cibo: quali alimenti è meglio evitare

6 Maggio 2019 - di Silvia_Di_Pasquale

ROMA – Il mal di testa rende la vita impossibile a milioni di persone in tutto il mondo. Tra le cause ormoni, predisposizione genetica e familiarità. Le donne hanno l’emicrania tre volte più degli uomini e in forma più grave, ma ancora si sa troppo poco delle cause fisiologiche e culturali di questa differenza.

Quando colpisce le donne inoltre l’emicrania può accompagnarsi a 11 comorbidità, come la depressione, mentre nei maschi è associata a solo cinque altre malattie. Evitare fattori scatenanti come sono alcuni cibi (cioccolato, crostacei, formaggi stagionati, insaccati, frutta secca, bevande gassate, alcol, aceto balsamico), ma anche il freddo e il vento, lo stress e gli sbalzi di temperatura. Mai digiunare e dormire sempre le ore giuste.

Il glutammato è un altro dei principali colpevoli. È un esaltatore di sapidità, che si trova in molti prodotti ultraprocessi, ma anche in piatti precotti, zuppe disidratate o in scatola, salse commerciali, biscotti, piatti surgelati, carni lavorate. Attenzione agli eccessi di zucchero, che vanno di pari passo con il mal di testa. Lo zucchero compare in numerosi prodotti sotto il nome di zucchero di canna, fruttosio, destrosio, maltodestrina.

Il caffè. Teoricamente fino a 4-5 tazzine di caffè non ci sono effetti negativi per la salute, ma tutto cambia se si inizia a soffrire di insonnia, tremolii, ansia, tachicardia, nausea, mal di testa, e a sentirsi infelici, allora si sta esagerando. Bisogna fare attenzione, ha ricordato la Food and drug administration, a quei prodotti venduti come integratori, fatti di caffeina pura o altamente concentrata. Un solo cucchiaino di polvere concentrata può contenere l’equivalente di 28 tazzine di caffè.
Alcuni forme si possono curare con la ginnastica posturale, ad esempio. Ma occorre fare attenzione con l’attività motoria. Lo sport infatti peggiora la situazione nel caso in cui la persona soffra di emicrania in fase acuta. Per la cefalea di tipo intensivo, infatti, è meglio una camminata a passo veloce o una biciclettata lenta