Magnesio alleato contro il rischio di demenza: lo studio

Magnesio alleato contro il rischio di demenza: lo studio

23 Marzo 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

Più magnesio nella nostra dieta quotidiana porta a una migliore salute del cervello con l’avanzare dell’età. E’ quanto evidenzia uno studio portato avanti dagli scienziati del Neuroimaging and Brain Lab dell’Australian National University (ANU). I ricercatori affermano che una maggiore assunzione di alimenti ricchi di magnesio, come spinaci e noci, potrebbe anche aiutare a ridurre il rischio di demenza. La ricerca è stata pubblicata sull’European Journal of Nutrition.

Come è stato svolto lo studio

Lo studio, che ha coinvolto oltre 6.000 partecipanti cognitivamente sani nel Regno Unito di età compresa tra 40 e 73 anni, ha rilevato che le persone che consumano più di 550 milligrammi di magnesio ogni giorno hanno un’età cerebrale che è circa un anno più giovane quando raggiungono i 55 anni rispetto a qualcuno con un normale assunzione di magnesio di circa 350 milligrammi al giorno.

“Il nostro studio mostra che un aumento del 41% dell’assunzione di magnesio potrebbe portare a un minore restringimento del cervello correlato all’età, che è associato a una migliore funzione cognitiva e a un rischio inferiore o all’insorgenza ritardata di demenza in età avanzata”, l’autore principale, Khawlah Alateeq, del Centro nazionale per l’epidemiologia e la salute della popolazione dell’ANU. “Questa ricerca evidenzia i potenziali benefici di una dieta ricca di magnesio e il ruolo che svolge nel promuovere una buona salute del cervello”.

Porre maggiore attenzione alla prevenzione

“Poiché non esiste una cura per la demenza e lo sviluppo di trattamenti farmacologici non ha avuto successo negli ultimi 30 anni, è stato suggerito che si dovrebbe rivolgere maggiore attenzione alla prevenzione”, ha affermato la coautrice dello studio, la dott.ssa Erin Walsh. “La nostra ricerca potrebbe informare lo sviluppo di interventi di salute pubblica volti a promuovere un sano invecchiamento cerebrale attraverso strategie dietetiche”, ha aggiunto.

“Lo studio mostra che una maggiore assunzione di magnesio nella dieta può contribuire alla neuroprotezione nelle prime fasi del processo di invecchiamento e gli effetti preventivi possono iniziare nei nostri 40 anni o anche prima”, ha affermato Alateeq. “Ciò significa che le persone di tutte le età dovrebbero prestare maggiore attenzione al loro apporto di magnesio. Abbiamo anche scoperto che gli effetti neuroprotettivi di una maggiore quantità di magnesio nella dieta sembrano avvantaggiare le donne più degli uomini e di più nelle donne in post-menopausa rispetto a quelle in pre-menopausa, sebbene ciò possa essere dovuto all’effetto antinfiammatorio del magnesio”. Fonte: Medical X Press.