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GB, provvedimenti per la chirurgia estetica. I cittadini: “regole più rigide”

2 Gennaio 2013 - di Claudia Montanari

GB – A seguito dello scandalo delle protesi pip per il seno, probabilmente create con un gel di silicone difettoso, il governo inglese ha preso in considerazione seri provvedimenti per gli studi e le società di chirurgia plastica: lo stop a consulenze mediche gratuite che facciano sentire i pazienti obbligati a comprare il trattamento, e no a offerte di due interventi di chirurgia estetica al prezzo di uno o limitate nel tempo, sono solo alcuni dei provvedimenti presi in considerazione.

Una decisione che, come spiegano la BBC e ‘The Independent’, arriva dopo una consultazione pubblica avviata con i cittadini, che hanno chiesto regole più rigide.

Sir Bruce Keogh, direttore medico dell’Nhs (il servizio sanitario inglese), ha esaminato la regolamentazione e la sicurezza dei prodotti usati nella chirurgia estetica, nonché le cure offerte prima e dopo i trattamenti.

Il risultato è che ”è chiaro che l’attuale cornice regolatoria non fa abbastanza per garantire i diritti dei consumatori e la sicurezza dei pazienti. Chi si sottopone a questi interventi non è un semplice consumatore, ma anche un paziente, che deve decidere su procedure che possono avere un profondo impatto sulla sua salute” spiega Keogh.

Da qui la decisione di procedere a un giro di vite. Basta quindi a consulenze gratuite e offerte due al prezzo di uno. I medici dovranno inoltre dare migliori informazioni ai pazienti, incluse foto di come saranno lividi e cicatrici dopo l’intervento, e più dettagli sui possibili rischi.

 

Fonte: Ansa