Il cibo influenza la longevità, ma non basta un singolo nutriente

Il cibo influenza la longevità, ma non basta un singolo nutriente

27 Settembre 2022 - di Silvia_Di_Pasquale

Il cibo che mangiamo può influenzare la nostra longevità, ma puntare su un singolo alimento non è la soluzione al problema. Ci riferiamo al caso di cibi che vengono presentati come alleati contro l’invecchiamento. Per esempio quelli che contengono antiossidanti, come il tè matcha giapponese, fiore all’occhiello del Paese del Sol Levante. In che modo la dieta influisce sul modo in cui invecchiamo? La risposta a questa domanda relativamente concisa è invece molto complessa. Lo conferma un nuovo studio del Butler Columbia Aging Center della Columbia University Mailman School of Public Health. I risultati sono pubblicati online sulla rivista BMC Biology.

Fino a oggi la maggior parte delle analisi riguardava gli effetti di un singolo nutriente su un singolo risultato. Quello seguito è stato un approccio convenzionale e unidimensionale, che non ci fornisce un quadro completo. Una dieta sana deve essere considerata basata sull’equilibrio degli insiemi di nutrienti, piuttosto che sull’ottimizzazione di una serie di nutrienti uno alla volta. Suggerire quindi di puntare su un singolo cibo e seguirne gli effetti non è l’approccio più corretto.

Nello studio i ricercatori hanno identificato modelli chiave di nutrienti specifici associati al minimo invecchiamento biologico. Sono stati analizzati i dati di 1.560 uomini e donne di età compresa tra 67 e 84 anni, selezionati casualmente tra novembre 2003 e giugno 2005 dalle aree di Montreal, Laval o Sherbrooke in Quebec, Canada, che sono stati riesaminati ogni anno per tre anni e seguiti quattro anni per valutare su larga scala come l’assunzione di nutrienti si associa al processo di invecchiamento. I risultati della ricerca sono risultati coerenti con i precedenti lavori sperimentali sui topi che dimostrano che le diete ad alto contenuto proteico possono accelerare l’invecchiamento precoce nella vita, ma sono utili in età avanzata.

“La nostra capacità di comprendere il problema è stata complicata dal fatto che sia la nutrizione che la fisiologia dell’invecchiamento sono altamente complesse e multidimensionali, e implicano un numero elevato di interazioni funzionali”, ha affermato Alan Cohen, professore associato di salute ambientale alla Columbia Mailman School. “Questo studio fornisce quindi un ulteriore supporto all’importanza di guardare oltre ‘un singolo nutriente alla volta’ poiché la risposta di una taglia unica all’annosa domanda su come vivere una vita lunga e sana”. Fonte: Medical X Press. Foto di Claudia Peters da Pixabay.

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