Etichette sul vino, siamo certi che avranno un reale impatto sul consumo di alcol?

Etichette sul vino, siamo certi che avranno un reale impatto sul consumo di alcol?

25 Gennaio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

Il via libera dell’Unione Europea alle etichette allarmistiche sul vino in Irlanda sta scuotendo i produttori italiani, tra i principali esportatori mondiali. La norma irlandese potrebbe creare le premesse perché altri Paesi possano adottare avvisi del genere, come tra l’atro raccomandato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’Irlanda potrà adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati“. La decisione non stupisce troppo se si considera che nel Paese nordeuropeo il forte consumo di alcolici è un’emergenza sanitaria nazionale. Il via libera è arrivato nonostante i pareri contrari di Italia, Francia e Spagna e altri sei Stati Ue, che considerano la misura una barriera al mercato interno.

Da un sondaggio on line sul sito della Coldiretti, che ha già espresso la sua contrarietà alla norma irlandese, emerge che il 23% degli italiani smetterebbe di bere vino o ne consumerebbe di meno se in etichetta trovasse scritte allarmistiche come quelle apposte sui pacchetti di sigarette.

Ma è davvero così? La lettura di un’etichetta spingerà le persone a rinunciare al calice di vino? La pandemia ha fatto aumentare di 1,2 milioni di unità i fumatori in Italia, sia di sigarette ‘tradizionali’ che dei prodotti ‘alternativi’. Eppure i prodotti sono forniti con etichette allarmistiche.

In Australia, prima nazione a imporre deterrenti sulle sigarette, le cose sono andate un po’ diversamente. Una recente ricerca della James Cook University di Townsville ha evidenziato che i deterrenti sui pacchetti di sigarette si sono dimostrati più efficaci sui giovani, mentre sugli anziani hanno avuto un appeal minore.

Il consumo eccessivo di carni rosse, specie lavorate (come i salumi), aumenta il rischio di sviluppare alcuni tumori in modo proporzionale alla quantità e frequenza con cui vengono consumate. Dopo che è circolata la notizia sui media le persone hanno smesso di mangiare questi alimenti? Non proprio. Le macellerie a Natale erano strapiene.

I dati dell’Oms mostrano che in Europa il cancro è una delle principali cause di morte correlata all’alcol. Dunque il fenomeno non può essere ignorato. Forse però dovrebbero essere adottate misure più orientate all’educazione verso un bere consapevole, partendo dalla scuola. Potrebbe non essere l’etichetta a fare la differenza, come dimostrato nel caso delle sigarette. Foto da Pixabay.

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