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Diabete, cinque fattori da controllare per ridurre infarti e ictus

11 Aprile 2019 - di Claudia Montanari

ROMA – Il diabete è una malattia cronica che deve essere tenuta sotto controllo e curata in quanto può portare a condizioni di salute anche gravi. A tal proposito, oltre all’assunzione di farmaci orali prescritti dal proprio medico, è importante tenere in considerazione di alcuni fattori importanti che possono ridurre il rischio di incorrere in infarti e ictus.

Come dimostrato da un ampio studio pubblicato su The New England Journal of Medicine nel 2018, sono 5 i fattori da tenere sotto controllo e che riducono il rischio di mortalità per infarti e ictus in persone con diabete di tipo 2: Fumo di sigaretta, pressione, funzionalità renale, zuccheri e grassi nel sangue. E, sempre secondo i risultati dello studio, a beneficiarne sono soprattutto i pazienti relativamente giovani, sotto i 55 anni.

Realizzato presso la Sahlgrenska Academy dell’Università di Göteborg, lo studio si basa sui dati del Registro Nazionale Svedese del Diabete relativi a circa 300.000 pazienti osservati nel periodo 1998-2014. Confrontandoli con i dati di persone senza malattia, i risultati mostrano che ci sono individui con diabete di tipo 2 che hanno solo il 10 per cento di rischio più elevato di morte prematura per infarto e ictus rispetto alla popolazione generale e un rischio di insufficienza cardiaca del 45% più alto. Dall’altra parte dello spettro, ci sono individui con diabete di tipo 2 che hanno un rischio dieci volte maggiore di morte per infarto, e un rischio di cinque volte maggiore di insufficienza cardiaca e ictus rispetto al gruppo di controllo.

A fare la differenza, è il controllo di 5 fattori di rischio: pressione sanguigna, glicemia a lungo termine, grassi nel sangue, funzionalità renale e il fumo di sigarette. “Modificando questi cinque fattori, abbiamo dimostrato che i rischi possono essere notevolmente ridotti e in alcuni casi possono persino essere eliminati”, afferma Aidin Rawshani, l’autore principale. “Lo studio – spiega Giorgio Sesti, past president della Società Italiana di Diabetologia (Sid) – conferma il fumo come il grande fattore di rischio per i diabetici: aumenta da due a quattro volte il rischio di eventi cardiovascolari nella persone con diabete rispetto a coloro che non lo hanno”. Inoltre mostra che il rischio di complicanze è maggior in persone sotto i 55 anni. “E’ infatti noto – conclude l’esperto – che il diabete accelera i processi di aterosclerosi che si presentano precocemente nelle persone con questa malattia. Quindi proprio i pazienti più giovani sono quelli in cui è più importante trattare i fattori di rischio”.

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