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Avocado, i benefici del super frutto verde

8 Marzo 2019 - di Silvia_Di_Pasquale

ROMA – Da qualche anno è avocado mania anche in Italia. Questo frutto verde fino a pochi anni fa sconosciuto a molti, oggi è protagonista assoluto della cucina. Un alimento versatile, che oltre a essere buono è anche un toccasana per la salute. Questo non significa che potete mangiare avocado a volontà. Le porzioni devo essere limitate perché pur essendo una fonte di grassi buoni ha molte calorie. Inoltre, è preferibile scegliere prodotti bio perché nella maggior parte dei casi questo alimento arriva dall’estero, dove l’uso dei pesticidi potrebbe essere regolamentato in maniera meno ferrea che in Italia. Vediamo qualche beneficio di questo frutto.

Aumenta il senso di sazietà. Mangiare grassi buoni aiuta a rallentare il senso di svuotamento dello stomaco, che dura più a lungo rallentando il ritorno della fame. Gli avocado forniscono circa 22 grammi di grassi ciascuno (principalmente come acidi grassi monoinsaturi sani per il cuore). E’ consigliabile quindi aggiungerlo all’insalata, evitando invece abbinamenti con patatine fritte e salse di ogni tipo.

Peso. Mangiare i giusti tipi di grassi è una strategia per la perdita di peso. Oltre ad aumentare la sazietà, i grassi vegetali come quelli dell’avocado forniscono antiossidanti e combattono l’infiammazione, entrambi legati alla gestione del peso. Questo potrebbe essere il motivo per cui recenti ricerche hanno rivelato che i mangiatori di avocado regolari pesano meno e hanno una vita più piccola rispetto a chi non li consuma. 

Buon umore. Questo super food è ricco di triptofano, precursore della serotonina, l’ormone del buonumore, oltre che di vitamine del gruppo B, benefiche per il sistema nervoso. Extra bonus il più basso e benefico apporto calorico della variante vegan rispetto alla ricetta a base di derivati animali, regala un piacere capace al contempo di confortare e alleggerire i sensi di colpa.

L’avocado è uno scudo contro le sindromi metaboliche, ovvero un insieme di fattori di rischio, tra cui la glicemia alta, colesterolo, pressione sanguigna e obesità, che portano ad aumento del rischio di diabete di tipo 2 e di malattie cardiovascolari. La conferma è arrivata da una revisione della letteratura scientifica condotta presso la l’Università di Scienze mediche di Mashhad, in Iran, e pubblicata sulla rivista Phytotherapy Research.

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