La Lega e le donne-bersaglio… “Manuela e la magia nera, Rosy e il cantante di ‘Kooly noody'”

10 Aprile 2012 - di luiss_vcontursi

MILANO – Dalle notizie uscite finora sullo scandalo Lega Nord, chi è che ne esce peggio? Intendiamo a parte l’Umberto nazionale, derubricato a “incapace raggirato dai figli”, e il buon Renzo che già da tempo si è aggiudicato l’appellativo di Trota? La risposta è, ancora una volta: le donne.

Degli uomini del caso si sospetta che usassero soldi pubblici per acquistare beni (di lusso) privati. Ma gira che ti rigira comunque Umberto Bossi, anche per i militanti della Lega delusi, rimane un “eroe” padano, mai visto con disprezzo. Di Renzo la considerazione è semmai rimasta la stessa di prima: un figlio di papà con molte pretese e pochi meriti. Ma le donne in questa vicenda vengono, come al solito, più di tutti additate ed esposte al pubblico ludibrio. Nelle intercettazioni non si parla mai così male dei Bossi come di Manuela Marrone, la moglie di Umberto, o come di Rosy Mauro la “nera-badante”.

Ci sono delle conversazioni in cui l’ex tesoriere Francesco Belsito le appella entrambe come “putt***” che sperperano i soldi del capo. Dalle conversazioni tra Belsito e Nadia Dagrada esce fuori che Manuela passerebbe le sue giornate chiusa in una mansarda a consultare libri di magia nera ed astrologia. Insomma la descrizione di una mezza sciroccata. E Rosy Mauro? Anche lei viene definita una poco di buono che, dice Belsito, prosciuga i soldi della Lega per i suoi comodi e per l’amante, da qualcuno definito addirittura gigolò, ovvero Pierangelo Moscogiuri, in arte Pier Mosca, il cantante della hit “kooly noody”.

E poi compare un’altra donna nella vicenda, tra le altre, Monica Rizzi: anche lei non ne esce nel migliore dei modi, visto che viene accusata di dossieraggio contro la Lega, di aver usato il titolo di psicologa senza esserlo e di aver “traghettato” i soldi dalla Lega a Renzo Bossi… Ora parte della Lega la vorrebbe far fuori e lei come si difende? Dicendo: “Chi mi vuole far fuori ha piazzato la moglie alla Regione”. E ci risiamo…

Lady V