I disagi delle donne per affermarsi? Un tributo alla loro potenza

22 Febbraio 2012 - di vnicosia

ROMA –  “Non potrebbe esserci tributo migliore alla potenza delle sacerdotesse greche che il disagio che la loro posizione causò ai padri della Chiesa”. L’archeologa Joan Breton Connelly della New York University lo scriveva nel suo “Portrait of a Priestess”, Ritratto di una sacerdotessa, del 2007. La Connelly spiega che le sacerdotesse di Atena e dell’oracolo di Delfi rappresentavano un punto di riferimento sia per la vita spirituale della società del tempo che quella politica. Il ruolo delle sacerdotesse era equiparato a quello degli uomini. Una condizione che la società moderna ancora non può vantare.

E allora cosa è successo al ruolo della donna con l’avvento del cristianesimo e delle religioni moderne? Impossibile per una donna celebrare una messa o ricoprire alte cariche nella vita spirituale nella cultura cristiana,  così come in quella islamica. Relegate in casa, la famiglia ed i figli la loro unica preoccupazione. Un oblio dal quale i diritti della donna hanno cominciato ad emergere solo negli anni Sessanta, con la rivoluzione sessuale. Un risveglio dei diritti, quello degli anni Sessanta, che ancora oggi vede donne forti e competenti affrontare difficoltà nell’affermarsi e nel guadagnare quanto i colleghi maschi.

Che le donne partano svantaggiate rispetto ai colleghi uomini anche nei tempi moderni non è una lamentela al femminile. Le statistiche parlano chiaro: la credenza, che spesso diviene pregiudizio, per cui le donne non siano adatte alla vita politica o alla carriera si traduce oggi con stipendi che sono il 20 per cento inferiori rispetto a quelli degli uomini.  Le pari opportunità tanto auspicate sono ancora solo un’illusione, in una società profondamente condizionata da quel ruolo che da oltre 2000 anni è stata cucito sulla donna: moglie e madre, la casa il suo regno.

C’è da chiedersi perché il ruolo della donna abbia subito una tale involuzione e perché le donne hanno lasciato che accadesse. Di una cosa però la Connelly è certa: il disagio creato ai padri della Chiesa è una testimonianza di quanto potere le sacerdotesse avessero e del timore che incutevano ai colleghi”. Anche i disagi delle donne moderne sarebbero allora una tacita ammissione di timore da parte degli uomini? Le donne non sono più il sesso debole, questa è una falsa credenza da anni superata, e per dirlo con le parole della Connelly per le donne “non potrebbe esserci tributo migliore”.