Suodiu, il piatto più duro del mondo: un soffritto di pietre da succhiare e sputare

Suodiu, il piatto più duro del mondo: un soffritto di pietre da succhiare e sputare

5 Luglio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

Si chiama Suodiu e si è già guadagnato il soprannome di “piatto più duro del mondo“. E’ un soffritto di pietre di fiume, originario della provincia orientale cinese dell’Hubei. Ultimamente, complici i social media, sta suscitando l’attenzione dei food trotter, pronti a mostrarsi alle prese con il piatto, condividendo poi video e foto con i loro follower.

Suodiu significa “succhia e butta via“, perché concretamente è ciò che avviene con il soffritto. I sassi devono essere succhiati e poi sputati, gustando fino in fondo i sapori sprigionati dal condimento (ovviamente non vengono ingerite, pena la morte, evidente).

I venditori ambulanti cucinano questo particolarissimo street-food versando olio al peperoncino sui ciottoli, che vengono messi su una griglia in stile teppanyaki, poi cosparsi di salsa all’aglio, quindi saltati in padella con altri spicchi d’aglio e peperoni a dadini. Solitamente viene servito in scatolette che costano 16 yuan, poco più di due euro.

Il dettaglio folkloristico è che questi chef, che cucinano sul marciapiede, a volte raccontano ogni loro mossa a suon di rime, finendo dritti su Xiaohongshu, l’equivalente cinese di Instagram. “Una porzione di spezie ravviva la passione“, dice uno di loro, specificando che il piatto è popolare quanto l’alcol.

Le origini del Suodiu

Le origini del Suodiu affondano le loro radici centinaia di anni fa. Questa particolare ricetta è stata tramandata per generazioni dai barcaioli attraverso la tradizione orale.

Spesso chi navigava i fiumi poteva rimanere bloccato senza cibo durante i viaggi necessari per la consegna delle merci. Ecco che al fine di “trovare la felicità nell’amarezza“, qualcuno abbia pensato tra una remata e l’altra di iniziare a cucinare pietre condite per non rimanere a bocca asciutta.

Oggi, restano una forma di street food che ha un valore prettamente simbolico, ideale per garantirsi un post sui social network. Eppure, un tempo aveva tutt’altra funzione.