Ylenia Carrisi, "Chi l'ha visto?": la verità su figlia Albano

Ylenia Carrisi, “Chi l’ha visto?”: la verità su figlia Albano

9 Dicembre 2015 - di Silvia_Di_Pasquale

NEW YORK – Ylenia Carrisi, “Chi l’ha visto?”: la verità su figlia Albano. Non appartengono a Ylenia Carrisi, la figlia di Albano e Romina Power, i resti di un cadavere trovato nei pressi di una stazione di servizio in Florida. Si chiude così un ennesimo capitolo sul caso della scomparsa della figlia del cantante pugliese. L’agente speciale Dennis Haley ha spiegato alla trasmissione Chi l’ha visto? su Rai3 che l’esame del dna ha escluso che la donna trovata morta in Florida il 15 settembre 1994 sia Ylenia, scomparsa nel nulla a New Orleans nel 1993. Lo scorso novembre i carabinieri di Brindisi avevano prelevato il Dna ad Al Bano e al resto della famiglia per confrontarlo con quello dei resti fatti ritrovare da un serial killer americano: Keith Jesperson.

Il serial killer aveva dichiarato di aver strangolato circa 160 donne. Tra queste c’era proprio una donna della stessa età di Ylenia Carrisi, scomparsa i primi giorni di gennaio del 1994. Suzanne, questo il nome della donna, lo stesso nome che la figlia della coppia di cantanti aveva scelto di usare durante il suo viaggio negli Usa. Così le indagini sono arrivate alla figlia di Al Bano e Romina. Per questo motivo, pochi giorni fa i carabinieri di Cellino San Marco sono andati a casa Carrisi e hanno prelevato campioni di dna da tutti i componenti della famiglia. Ma adesso i risultati del dna hanno chiarito tutto: quella donna non è Ylenia Carrisi.

Sulle nuove indagini legate alla figlia e sul modo in cui la notizia è stata trattata dai media è intervenuta Romina Power.  L’attrice si è lasciata andare in una lettera-sfogo in cui si scaglia contro certi tipi di notizie che puntano sul sensazionalismo “pur di vendere e guadagnare”. Ecco le sue parole:

“Basta! Cara stampa, torno in Italia per rimanere paralizzata davanti a un’edicola. Ci sono tante disgrazie nel mondo quotidianamente, ma, consapevolmente speculare sul dolore altrui, lo trovo la più grande bassezza. Si dà per certo ciò che non lo è, pur di fare del becero sensazionalismo, pur di vendere e guadagnare qualche sporca moneta. Chi compila quelle “notizie” avrà pure una famiglia, avrà pure un po’ di empatia, come si fa a non avere più cuore? Un cuore per una famiglia che soffre da anni. Basta speculazioni! Basta attività! Una madre chiede, anzi impone, il silenzio stampa. Per mia figlia, la mia Ylenia Carrisi. Basta!”.