Violenza sessuale a Sassari: molestata in barella mentre è in ospedale

27 Febbraio 2012 - di aavico

SASSARI – Palpeggiata nelle parti intime mentre era stesa su una barella, in uno stanzino del pronto soccorso, dal barelliere che avrebbe dovuto accompagnarla da un reparto all’altro dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari per effettuare accertamenti. L’episodio si sarebbe verificato mercoledi’ scorso, ma solo sabato una sassarese di 50 anni ha trovato il coraggio di denunciare ai carabinieri quello che era accaduto. Il presunto violentatore ha respinto con forza le accuse e ha presentato una contro denuncia per calunnia agli agenti del posto fisso di Polizia dell’ospedale civile. Ad aggravare la posizione dell’uomo, pero’, vi sarebbero – ha riportato il quotidiano La Nuova Sardegna – alcune testimonianze di dipendenti dell’Asl, oltre naturalmente il racconto della vittima.

Spettera’ alla Procura della Repubblica di Sassari accertare come siano andati realmente i fatti. Anche la Direzione generale dell’azienda sanitaria sassarese avrebbe aperto un’inchiesta interna per far luce sull’episodio. Mercoledi’ scorso la paziente era arrivata in ambulanza al pronto soccorso di viale Italia in seguito ad un malore. Dopo una prima visita i medici avevano ritenuto di sottoporre la donna ad alcuni esami in un altro reparto. La cinquantenne era stata adagiata su una barella e affidata alle cure di un dipendente della cooperativa sociale Elleuno, la ditta che fornisce alla Asl e all’Aou il supporto ai servizi assistenziali.

Poco dopo sarebbe avvenuta la violenza: la donna e’ stata portata in uno stanzino accanto agli ambulatori del pronto soccorso e a quel punto sarebbe stata palpeggiata dal barelliere. L’uomo le avrebbe abbassato i pantaloni e l’avrebbe toccata con la scusa di avvicinarle la padella per urinare. Raccolte le forze la vittima della presunta violenza ha gridato e chiesto aiuto. Le prime a raccogliere la sua testimonianza sono state due dottoresse in servizio al Pronto soccorso e poco dopo alcuni parenti della paziente. Solo dopo tre giorni, ripresasi in parte dallo choc subito, la donna ha deciso di sporgere denuncia..