Dieta mediterranea la migliore al mondo ma solo il 13% degli italiani la segue

Dieta mediterranea riduce il rischio di malattie cardiovascolari nelle donne

15 Marzo 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

Seguire una dieta mediterranea riduce i rischi di malattie cardiovascolari e di morte per le donne di quasi il 25%. Lo evidenzia una ricerca pubblicata sulla rivista Heart. Le malattie cardiache rappresentano oltre un terzo di tutti i decessi delle donne nel mondo. Per arrivare alle loro conclusioni, i ricercatori hanno setacciato i database di ricerca degli studi che esaminavano il potenziale impatto del consumo di una dieta mediterranea sulla salute cardiovascolare delle donne e sul loro rischio di morte.

Gli studi, condotti principalmente negli Stati Uniti e in Europa, hanno coinvolto più di 700.000 donne di età pari o superiore a 18 anni la cui salute cardiovascolare è stata monitorata per una media di 12,5 anni. I risultati dell’analisi hanno mostrato che attenersi strettamente a una dieta mediterranea era associato a un rischio inferiore del 24% di malattie cardiovascolari e a un rischio inferiore del 23% di morte per qualsiasi causa nelle donne.

Il rischio di malattia coronarica era inferiore del 25%, mentre anche quello di ictus era inferiore, sebbene non statisticamente significativo, in coloro che seguivano più da vicino questa dieta rispetto a quelli che lo facevano di meno. I ricercatori hanno però concluso che gli studi analizzati erano osservazionali e si basavano su questionari auto-riportati. Dunque sono necessarie ulteriori ricerche.

I benefici della dieta mediterranea

La dieta mediterranea è ricca di cereali integrali, verdura, frutta, legumi, noci e olio extra vergine di oliva. Un moderato consumo di carne e pesce, poco vino, pochi latticini e alimenti trasformati. Una maggiore assunzione di fibre e un ridotto carico glicemico, che contribuiscono separatamente a un migliore profilo di rischio cardiovascolare.

“Tuttavia, i meccanismi che spiegano l’effetto specifico per sesso della dieta mediterranea su malattie cardiovascolari e la morte rimangono poco chiari”, osservano i ricercatori. “I fattori di rischio cardiovascolare specifici femminili, tra cui la menopausa precoce, la preeclampsia e il diabete gestazionale, o i fattori di rischio predominanti femminili, come il lupus sistemico, possono tutti aumentare indipendentemente il rischio di malattie cardiovascolari”, scrivono.

“È possibile che misure preventive, come una dieta mediterranea, che prende di mira l’infiammazione e i fattori di rischio malattie cardiovascolari, impongano effetti diversi nelle donne rispetto agli uomini”, aggiungono. Fonte: Medical X Press.