Uno stile di vita sano è associato a un declino della memoria più lento

Uno stile di vita sano è associato a un declino della memoria più lento

26 Gennaio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

Uno stile di vita sano è associato a un declino della memoria più lento. Lo evidenzia uno studio cinese, pubblicato su The BMJ. Anche per i portatori del gene dell’apolipoproteina E (APOE), il più forte fattore di rischio noto per il morbo di Alzheimer e le relative demenze, è stato riscontrato che uno stile di vita sano rallenta la perdita di memoria.

I ricercatori hanno analizzato i dati di 29.000 adulti di almeno 60 anni (età media 72 anni; 49% donne) con funzioni cognitive normali, che facevano parte del China Cognition and Aging Study. Le valutazioni di follow-up sono state condotte nei successivi 10 anni nel 2012, 2014, 2016 e 2019. Uno stile di vita sano includeva fattori come dieta sana, esercizio fisico regolare, contatto sociale attivo (ad es. vedere amici e familiari), attività cognitiva (ad es. scrivere, leggere, giocare a mahjong), non fumare e non bere mai alcolici.

I ricercatori hanno scoperto che ogni comportamento sano individuale era associato a un declino della memoria più lento della media nell’arco di 10 anni. Una dieta sana ha avuto l’effetto più forte nel rallentare il declino della memoria, seguita dall’attività cognitiva e quindi dall’esercizio fisico. Anche i partecipanti con il gene APOE con stili di vita favorevoli e medi hanno anche sperimentato un tasso di declino della memoria più lento rispetto a quelli con uno stile di vita sfavorevole.

I ricercatori affermano che i loro risultati forniscono una forte evidenza che l’adesione a uno stile di vita sano con una combinazione di comportamenti positivi è associata a un tasso più lento di declino della memoria, anche per le persone geneticamente suscettibili al declino della memoria.

“La prevenzione è importante, data l’assenza di trattamenti efficaci per il morbo di Alzheimer e le relative demenze”, affermano i ricercatori in un editoriale collegato alla ricerca. Fonte: Medical X Press. Foto da Pixabay.

Tags