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Samantha Lewthwaite, ‘Vedova Bianca’, pericolo pubblico N1 del Regno Unito

26 Settembre 2013 - di Matthew Di Loreto

LONDRA (REGNO UNITO) – Da giorni i media inglesi sono presi dal ruolo che Samantha Lewthwaite – nota anche come Vedova Bianca – ha avuto nell’attacco terroristico che è costato la vita ad almeno 67 persone in Kenya. I tabloids parlano di lei da giorni e molti insinuano che sia lei ad aver ideato l’attacco al Westgate Mall di Nairobi.

Ma chi è veramente questa donna? Samantha Lewthwaite, scrive The Guardian, è la prima donna bianca britannica convertita all’Islam ad essere diventata una terrorista islamica. Nonostante ci siano altri precedenti di donne occidentali che diventano musulmane e in seguito terroriste, Samantha fa notizia per via delle sue innumerevoli trasgressioni.

Si è convertita all’Islam da giovane – non l’unica donna bianca del Regno Unito ad averlo fatto – e da allora ha intrapreso un percorso molto diverso da quello di altre donne musulmane. Si è sposata con Germaine Lindsay, uno dei terroristi che si è fatto esplodere nella metro di Londra il 7 luglio del 2005 provocando decine di morti, e da quel giorno è conosciuta come la ‘Vedova Bianca’ . 

Ha rinunciato ai valori liberali, scrive sempre The Guardian, per diventare una terrorista nel gruppo somalo Al Shabaab legato ad al-Qaeda e per un paio di giorni è diventata il pericolo pubblico numero 1 della Gran Bretagna.

Le dichiarazione del presidente keniota Uhuru Kenyatta che “tra i terroristi c’era una donna bianca con un forte accento inglese” ha alimentato il mito di Samantha in questi giorni. Finora nessuno però, né il governo keniota né il governo inglese, ha ammesso o confermato la presenza o il coinvolgimento della ‘Vedova Bianca’ negli attacchi.

Quel che è certo è che Samantha, una madre di quattro figli, è sospettata da molti di essere a capo del braccio armato di Al Shabaab e che da quando si è trasferita in Somalia ha portato a termine diversi attacchi terroristici. Per sapere se era veramente tra i terroristi del mall a Nairobi bisognerà aspettare ancora un po.

 

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