Pane che diventa duro? Ecco Brading, l'App che non te lo fa buttare

Pane che diventa duro? Breading, l’App che non te lo fa buttare

11 Giugno 2014 - di Claudia Montanari

ROMA – Pane che lasciamo indurire nella dispensa: a chi non è mai accaduto di sprecare questo ottimo alimento lasciandolo indurire per poi buttarlo? Da ora però arriva “Breading”, l’App che non ci farà più sprecare il pane.

Breading è una applicazione per smartphone e pc che punta a mettere in contatto le associazioni non profit con i panifici, in modo che il pane invenduto non vada buttato, ma venga destinato ai meno abbienti attraverso apposite organizzazioni. Basterà che ognuno di noi porti indietro il pane che sa che non mangerà più e, invece di buttarlo, sarà utilizzato.

“Breading” è soltanto una delle idee nate durante la tre giorni di «Startup live Bergamo», iniziativa promossa dal Talent Garden per valorizzare progetti innovativi.

Come spiega Ornella Pesenti, una delle componenti della squadra che ha sviluppato l’idea (il team è formato anche da Alessandro Maculotti, Fabio Zucchi, Riccardo Fogaroli, Florina Dumitrache, Chiara Frassolvati e Vincenzo Ferrara), l’obiettivo di «Breading» è quello di «creare un circolo virtuoso» e di «proporre un servizio con una certa metodicità», non lasciato al caso, insomma.

La app – gratuita – sarà disponibile a breve e, potenzialmente, potrà essere scaricata ovunque nel mondo per fare incontrare domanda e offerta di pane.

Questa idea è stata decretata vincitrice, a pari merito con «ThreeDrone», un multimotore in grado di effettuare la ricostruzione in 3D di ciò che ci circonda.

Fonte: L’Eco di Bergamo

In foto: il team che ha ideato “Breading”