NY: Bloomberg: "Fate le scale a piedi, meglio della palestra"

NY, Bloomberg: “Fate le scale a piedi, meglio della palestra”

29 Luglio 2013 - di Claudia Montanari

ROMA – Fare le scale a piedi è meglio che andare in palestra: il sindaco di New York, il miliardario Michael Bloomberg ha lanciato, o meglio, rilanciato l’idea, che non è nuovissima ma vecchia di secoli, Jonathan Swift, autore dei “Viaggi di Gulliver“, per tenersi saliva e scendeva ogni giorno le scale del campanile della cattedrale di Dublino, in Irlanda, di cui era parroco.
Speriamo che qualcuno non suggerisca l’idea a Beatrice Lorenzin, che sembra in preda a uno slancio metà salutista metà talebano e vuole proibire alla gente di fumare in macchina.
Così, uno dei “segreti” per rimanere in forma e per guadagnarne in salute è, secondo il sindaco di New York Bloomberg, non prendere mai le scale mobili ma fare le scale a piedi.
Scrive Elvira Serra sul Corriere della Sera:
“Dopo sigarette, grassi insaturi e bibite gassate, l’ultima battaglia salutista di Michael Bloomberg è contro la scala mobile. Il sindaco di New York ha dichiarato di non aspettare mai fermo, quando la prende. Ha invitato i suoi concittadini a fare altrettanto e, in generale, a usare di più le scale tradizionali. Con buona pace del numero di piani dei grattacieli di Manhattan, Bloomberg ha disposto che nei nuovi palazzi in costruzione o da ristrutturare le scale siano ben visibili, non come adesso semi nascoste e costellate di allarmi sonori manco fosse un campo minato”.
Insomma, fare le scale per tenersi in forma, cosa che non deve essere vista come un’imposizione:
“«Rendiamola una cosa fantastica, le persone non devono viverla come un’imposizione, ma come una scelta che produce dei benefici effetti e che alla lunga li aiuta a vivere meglio», si è raccomandato ai suoi collaboratori in pieno spirito di «spinta gentile», il principio teorizzato da Richard Thaler e Cass Sunstein nel bestseller Nudge, per i quali il divertimento è il modo più semplice per migliorare i comportamenti. Insomma, bisogna inventarsi qualcosa tipo le scale-pianoforte all’uscita dalle metropolitane”
In  effetti che fare le scale e muoversi il più possibile faccia bene al fisico e alla salute è dimostrato da diversi studi. Scrive Elvira Serra: 
 “«Il consumo delle calorie è modesto. Per avere un parametro di riferimento bisogna pensare che cinque chilometri di camminata a passo svelto ci fanno bruciare un centinaio di calorie in mezz’ora», spiega il nutrizionista Andrea Strata. Però da lì si innesca una serie di reazioni metaboliche che non si esaurisce negli esercizi. Prosegue lo specialista: «Viviamo inscatolati: dentro una scatola lavoriamo, dormiamo, mangiamo, ci spostiamo. Così ci esponiamo alla sindrome ipocinetica e ai danni della pressione». 
Uno studio dell’ospedale universitario di Ginevra ha dimostrato che affrontare per dodici settimane le rampe di casa o dell’ufficio ridurrebbe del 15 per cento il rischio di morte prematura (escluse calamità e incidenti, s’intende), oltre a guadagnarci girovita e massa grassa più sottili, pressione arteriosa e colesterolo cattivo più bassi. Serve altro per convincersi?”
Poi, se ancora non si fosse convinti, anche qualche esempio pratico:
“Massimo Ranieri, per esempio, di ascensore non ne ha mai preso uno. Anzi, si ricorda ancora di quando a New York fece ventidue piani a piedi e impiegò venti minuti. Il «cuoco da incubo» di Fox Life, Antonino Cannavacciuolo, ammette di essere passato dagli 82 chilogrammi di dieci anni fa agli attuali 125 per aver abbandonato corsa, palestra e calcio. E le scale? «Oltre il primo piano, prendo sempre l’ascensore». Mary Cacciola, irresistibile conduttrice di Non c’è Duo senza Tè su Radio Capital, neanche si sogna di portare una sporta della spesa a piedi se l’ascensore è bloccato: «Vivo all’ottavo piano in un palazzo dove l’età media è 75 anni… Quando qualcuno si dimentica la porta aperta, mi armo di coraggio, salgo a prenderlo e lo riporto giù». E, vergogna!, pure l’assessore regionale lombardo allo Sport Antonio Rossi, ex campione olimpionico, al Pirellone non prende mai le scale (ma in compenso due volte alla settimana va e torna da Lecco a Milano in bicicletta)” 
E adesso non rimane altro di andare tutti a piedi!