aeroporti usa

Yoga e passeggiate: gli aeroporti si rifanno il look

19 Luglio 2012 - di Claudia Montanari

DALLAS, STATI UNITI – L’aeroporto, da sempre sinonimo di corse stressanti, fuggi fuggi frenetici tra la ricerca del luogo del check in o check out, deposito o recupero bagagli (con l’annessa e sempre presente “ansia” di non ritrovarlo). E, proprio per cercare di venire incontro ai clienti, gli aeroporti Usa si “rifanno il look” introducendo nel posto lezioni di yoga gratuite, percorsi per camminare e fare esercizio fisico e mangiare cibi salutari con pochi grassi e calorie. Addio, dunque, a pranzi veloci e stressanti nei fast food del’aeroporto.

Le soste all’aeroporto di Dallas-Fort Worth per esempio possono essere sfruttate al meglio con lezioni di yoga gratis. A San Francisco, oltre allo yoga, sono disponibili trattamenti medici e vaccinazioni per chi si reca all’estero. Cleveland, St. Louis e Indianapolis offrono invece, in collaborazione con l’American Heart Association, percorsi per camminare con l’obiettivo di trasformare gli amanti dello shopping negli scali in ‘passeggiatori di terminal’.

Certo, la scelta di venire incontro al cliente è data anche da motivi economici: “Essere salutari non è solo un’opzione: è quello che i passeggeri chiedono. I viaggiatori, anche all’interno degli scali, vogliono poter scegliere tra McDonald’s e Au Bon Pain per frutta e yogurt” spiega al Wall Street Journal Zenola Campbell, vice direttore dell’aeroporto di Dallas-Fort Wort. Ma soprattutto c’è il fatto che i passeggeri più saggi acquistano i biglietti anche in base agli aeroporti in cui faranno scalo per le connessioni. Per gli aeroporti conquistare maggiori viaggiatori possibile è importante, visto che i loro ricavi provengono per la maggior parte da una commissione inserita nella tariffa pagata. “C’è molta concorrenza fra gli scali. Noi – dice Kevin Smith, assistente del vice presidente dell’ aeroporto di Dallas – vogliamo essere il più salutare del paese”.

Purtroppo, non tutti questi nuovi esperimenti sono andati a buon fine: la palestra aperta nello scalo di Las Vegas per esempio è stata costretta a chiudere per il poco traffico. Nonostante questo, i risultati sono positivi. A Dallas la sostituzione di un tradizionale ‘deli’ con un ristorante con cibi freschi e alla griglia si è tradotta in entrate doppie, e, stranamente, senza intaccare la clientela di McDonald’s.