Battaglia allo spreco alimentare: come fare per non buttare via niente

Nuove etichette contro lo spreco alimentare: “Spesso buono oltre…”

9 Marzo 2023 - di Claudia Montanari

La lotta allo spreco alimentare non è più una opzione ma una necessità. E contro lo spreco di cibo l’UE vuole introdurre alcune novità: nuove etichette, o meglio una nuova informazione in etichetta per allungare la vita degli alimenti riducendo così lo spreco. La Commissione europea sta lavorando alla proposta di aggiungere alla classica dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro il…”, anche il nuovo avviso “Spesso buono oltre…”.

Si tratta di un provvedimento volto a ridurre lo spreco alimentare in quanto consente “una migliore comprensione della data di scadenza”, influenzando “il processo decisionale dei consumatori in merito all’opportunità di consumare o eliminare un alimento”.

Secondo la bozza del provvedimento, “la maggior parte dei consumatori non comprende appieno la distinzione tra le etichette ‘da consumare entro’ – come indicatore di sicurezza – e ‘da consumarsi preferibilmente entro’ – come indicatore di qualità”.

La Commissione europea propone un’etichetta che presenti la dicitura ‘Da consumarsi preferibilmente entro il’, la data e ‘Spesso buono oltre’. L’intervento sulla data di scadenza era stato annunciato da Bruxelles nel 2020, nell’ambito della strategia Farm to Fork.

L’importanza della lotta contro lo spreco alimentare

Lo spreco di cibo è un problema che cresce sempre più. Ogni anno, le persone sprecano più cibo di quanto ne consumino. Questo è un problema sia a livello globale che locale.

A livello mondiale, le persone sprecano circa 1.3 miliardi di tonnellate di cibo ogni anno. Ciò significa che circa un terzo del cibo prodotto in tutto il mondo non viene consumato. Ciò ha conseguenze sull’ambiente, poiché le persone sprecano risorse preziose come acqua, suolo e energia. Inoltre, lo spreco alimentare contribuisce notevolmente alle emissioni di gas serra, contribuendo così all’inquinamento e al cambiamento climatico.

In Italia le cose non vanno meglio. Secondo una ricerca BVA-Doxa commissionata da Babaco Market nel 2022, oltre il 66% degli italiani consuma frutta e verdura fresca tutti i giorni, senza però avere una forte consapevolezza in merito al tema dello spreco alimentare globale. Se infatti il 96% dichiara di averne una chiara percezione, solo il 43% ne conosce l’entità.