India: “Se non paghi la dote ci lasciamo”. Donna si impicca via webcam

24 Maggio 2013 - di Mari

NEW DELHI – L’India, ben più dell’Italia, non è un Paese per donne. Oltre alle caste, che tengono ben separate tutte le varie classi sociali, il gentil sesso si trova a fare i conti con l’antica usanza della dote, ancora diffusa.

Proprio per colpa della dote una giovane indiana di Mumbai (capitale finanziaria e metropoli più avanzata del Paese) si è impiccata dopo una lite via webcam con il marito, che esigeva da lei il pagamento di una dote di due milioni di rupie (35.000 euro), e che l’ha vista morire in diretta.

La donna, che aveva 27 anni e che si era sposata segretamente in tribunale all’insaputa delle famiglie, stava discutendo con il marito via internet sul diktat dei genitori di lui che avevano imposto la loro immediata separazione in mancanza del pagamento della dote.

Nel momento più acceso del litigio la ragazza si è alzata e si è impiccata al ventilatore da soffitto della stanza, nonostante il tentativo dell’uomo di dissuaderla e di chiamare al telefono i famigliari di lei.

In ospedale i medici non hanno potuto che constatarne la morte, mentre è stata presentata una denuncia riguardante l‘istigazione al suicidio per ragioni di dote. L’ex marito e i parenti della donna sono al momento latitanti.