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Black Lives Matter compie 10 anni: 6 documentari per comprenderlo meglio

6 Luglio 2023 - di Claudia Montanari

Il Black Lives Matter compie 10 anni: il movimento, nato nel 2013, ha riacceso i riflettori sul razzismo. Una ferita ancora aperta in America. Arte.tv racconta con una selezione di documentari la storia e le conquiste culturali della comunità afroamericana.

Quella delle discriminazioni razziali è una storia orribile le cui radici vanno ricercate nel Colonialismo. Il Movimento per i Diritti Civili guidato da Martin Luther King (1929-1968), tra gli anni ‘50 e ‘60, rappresenta il culmine della battaglia degli afroamericani per un mondo senza discriminazioni. Eppure il razzismo è una ferita ancora aperta in diversi Paesi del mondo, tra cui gli Stati Uniti.

Nel 2012 un nuovo episodio di violenza segna uno spartiacque: Trayvon Martin, diciassettenne afroamericano della Florida, viene ucciso dopo una lite da un vigilante di quartiere. In seguito all’assoluzione di quest’ultimo, nel 2013, nasce negli USA Black Lives Matter, movimento attivista – che si è rapidamente diffuso a livello internazionale – impegnato nella lotta contro il razzismo, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione e l’uguaglianza.

Il 13 luglio 2023, il movimento Black Lives Matter compie 10 anni. Per l’occasione arte.tv presenta 6 documentari che offrono la panoramica di una battaglia ancora in atto: attraverso eventi storici, recenti fatti di cronaca e le conquiste culturali della comunità afroamericana, raccontano cosa è stato fatto e cosa si può ancora fare per realizzare il sogno di una società equa, libera e giusta.

Black Live Matter, 6 documentari per comprendere il movimento

I titoli di arte.tv guardano alle minoranze da punti di vista diversi.

Stati Uniti: fratture di ieri e di oggi parte dalle divisioni presenti in America, che hanno radici storiche e sono lo specchio di una crisi mai completamente superata. Nera come la rivolta è il documentario che guarda a sanguinosi fatti recenti, che hanno risvegliato le coscienze portando la voce del movimento Black Lives Matter in tutto il mondo. Yes We Can e Dietro le immagini – a tavola con LeBron James si concentrano , invece, sulla ricchezza culturale della comunità nera e su storie di riscatto personale e non solo, come quella del campione di basket americano, diventato portavoce della giustizia sociale in un’America ancora divisa su molte questioni.

Tutti i titoli sono fruibili gratuitamente, con sottotitoli in italiano, sul sito arte.tv/it o sulle app della piattaforma disponibili per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili.

Stati Uniti: fratture di ieri e di oggi

Nello speciale Stati Uniti: fratture di ieri e di oggi, Emilie Aubry racconta una società americana contemporanea sempre più divisa: dall’aborto alle violenze della polizia, le fratture dell’America si riflettono anche al livello territoriale, economico e politico. La Guerra di Indipendenza dalla corona inglese e la Guerra Civile tra Nordisti e Sudisti sono il pesante bagaglio che l’America sembra portare costantemente sulle spalle: le attuali divisioni tra i cittadini americani sono la proiezione di una crisi mai risolta?

Crocevia: quando la Storia è a un bivio

Pierre Lergenmüller racconta tre eventi chiave della segregazione razziale negli Stati Uniti. Si parte dal 1865, in Tennessee, quando alcuni Sudisti reduci della guerra civile americana fondano il Ku Klux Klan: il nome serve a identificare diverse organizzazioni segrete antisemite che, utilizzando la violenza, promuovono la superiorità della razza bianca. Quasi un secolo dopo, Rosa Parks rifiuta di cedere il posto in autobus a un bianco e pochi anni dopo, Martin Luther King pronuncia il celebre discorso “I have a dream”.

Nera come la rivolta – Black Lives Matter

Il 25 maggio del 2020, a Minneapolis, il video del brutale arresto di George Floyd fa il giro del mondo: l’omicidio del giovane dà inizio a un’ondata di proteste in tutto il mondo, guidate dal movimento Black Lives Matter. Lo stesso presidente Joe Biden ha parlato di “razzismo strutturale” riaccendendo la consapevolezza dell’opinione pubblica sulle responsabilità delle società “democratiche” post coloniali. Il documentario Nera come la rivolta, firmato da Ulrich Stein, fornisce una panoramica d’insieme sulla rabbia della comunità afroamericana, dando voce agli attivisti che sono in prima linea, tra cui il fratello dello stesso George Floyd.

Dietro le immagini – A tavola con LeBron James

Protagonista dello speciale condotto da Sonia Devillers è il campione del basket LeBron James, superstar dei Lakers e portavoce del movimento Black Lives Matter. James ha aperto la sua casa di Los Angeles ai media e, a partire da una foto della sua famiglia a tavola parla dell’incontro di due mondi: il mito del sogno USA e la cultura popolare afroamericana.

L’identità tra razzismo ed emancipazione

Si può essere Neri o essere considerati tali, ma in che modo una qualità che deriva dal proprio DNA si trasforma in un’identità? Con questo speciale, il l filosofo Raphaël Enthoven analizza il ruolo e la visibilità delle minoranze nella società, accompagnato dalla saggista Tania de Montaigne e dall’ex calciatore Lilian Thuram, da anni impegnato su temi come razzismo ed emancipazione.

Yes We Can – L’arte contemporanea della comunità nera

Nel febbraio del 2018 i ritratti ufficiali di Michelle e Barack Obama vengono esposti alla National Portrait Gallery di Washington, realizzati – per volere della ex coppia presidenziale – da due artisti afroamericani, Kehinde Wiley e Amy Sherlad. Un episodio che ha aperto la strada a una nuova generazione di pittori neri: in questo documentario la regista Marion Schmidt racconta la loro arte attraverso alcune di queste storie. Come quella di Jarrell Gibbs, di Baltimora, che ha iniziato a dipingere a 25 anni, immaginando scene di vita domestica in contrasto con i luoghi comuni sulle persone di colore. Mariane Ibrahim, di origine franco-somala, vuole dare voce agli artisti neri nella città di Parigi. Shannon T. Lewis, nata a Toronto da genitori caraibici, costruisce invece la bellezza “su qualcosa di storicamente brutto” per resistere. A Londra, le opere di Michael Armitage, origini keniote e britanniche, attingono alle tradizioni dell’Africa orientale.

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