Quanto esercizio dovresti fare se trascorri molte ore seduto?

Quanto esercizio dovresti fare se trascorri molte ore seduto?

24 Gennaio 2022 - di Claudia Montanari

Quanto esercizio dovresti fare se hai un lavoro sedentario che ti porta a stare molte ore seduto? La sedentarietà. si sa, non è amica della nostra salute. Se ci pensi, quante ore ti capita di stare seduto al giorno? A volte anche fino a 20 ore. Tra lavoro, relax sul divano e ovviamente il sonno, passiamo davvero poche ore in piedi.

30 minuti di camminata al giorno

Si potrebbe dire che la vita sedentaria è “la grande malattia” dei nostri tempi. Tra i lockdown, eventuali quarantene, lo smart working, i lunghi orari di lavoro, siamo portati a stare seduti molte ore. Il nostro corpo è progettato per muoversi, non per passare ore davanti a uno schermo. Uno stile di vita sedentario provoca, infatti, problemi di sovrappeso, atrofia muscolare, artrosi precoce e dolore muscoloscheletrico, tra molti altri problemi di salute. Questo, insieme ad un altro dei grandi problemi di oggi, ovvero l’ansia, fa del nostro corpo una bomba a orologeria.

Cosa possiamo fare per contrastare gli effetti di una vita sedentaria? Esercizio. Possiamo iniziare con 30 minuti di camminata al giorno. Quando vogliamo e dove vogliamo, 30 minuti di camminata ci aiuteranno a essere meno sedentari.

Cammina per l’ufficio ogni ora

Se siamo in ufficio, è molto importante essere consapevoli che non è salutare rimanere seduti per 8 ore, non importa quanto sia buona la postura. È importante che di tanto in tanto (circa un’ora), ci alziamo dalla sedia per fare una breve camminata. Con questo semplice gesto possiamo già migliorare la mobilità delle nostre articolazioni.

Ma se vogliamo davvero guadagnare in salute, dobbiamo allenarci di più, oltre a cercare di muoverci mentre siamo in ufficio.

Cardio ed esercizio di forza contro la sedentarietà, 3 volte a settimana

Non esiste una formula esatta generica che ci dica quanto esercizio fisico dovremmo fare. Ogni persona e ogni corpo è un mondo a sè. Inoltre, non è importante solo la quantità ma anche la qualità dell’esercizio. Possa questo motivarci, e adattarsi a ciascuna delle nostre esigenze. E perché sia ​​sano, deve essere un esercizio moderato, poiché deve mirare a migliorare il nostro benessere fisico ed emotivo e prevenire futuri infortuni.

La raccomandazione degli esperti è almeno 2-3 volte a settimana, per un’ora al giorno, combinando vari tipi di esercizio. Ma, soprattutto, dobbiamo scegliere allenamenti che ci motivino, così da poterli seguire nel tempo e non stufarci subito.

Ci sono tipi di esercizi che sono molto efficaci per mantenere una buona forma fisica. Per esempio l’allenamento della forza. Questo è essenziale per il mantenimento sano delle nostre articolazioni e la regolazione della nostra attività metabolica. Tra gi altri benefici, favorisce la tonificazione muscolare, aiutando anche a generare densità ossea che ci protegge dall’osteoporosi. Aumenta il metabolismo del nostro corpo, anche ore dopo aver fatto l’esercizio. Inoltre, previene innumerevoli lesioni legate all’apparato muscolo-scheletrico, come dolore al collo e mal di schiena.

Anche l’esercizio aerobico è importante, poiché è cardioprotettivo e mantiene il nostro sistema cardiorespiratorio in condizioni ottimali.

E lo stretching?

Più che di stretching, è meglio parlare di esercizi di mobilità. Ricordiamoci che la colonna toracica, essendo attaccata alle costole, e avendo le vertebre più piccole, è una zona di conflitto. Tende ad avere meno mobilità rispetto al resto della colonna vertebrale ed è più suscettibile ai problemi di movimento, che sono compensati da altre regioni del corpo. Questo può causare dolore al collo e lombalgia, oltre a una sensazione di rigidità. Gli esercizi di mobilità mirati a questa regione sono un ottimo alleato per alleviare queste sensazioni e prevenire lesioni future.

In generale, gli esercizi di mobilità spinale sono molto adatti a persone con tendenza alla sedentarietà ed è un buon modo per iniziare l’attività fisica. È però importante che siano prescritti da un operatore sanitario o comunque da un esperto in materia.