Sangue artificiale dalle staminali: un aiuto contro la talassemia

Sangue artificiale dalle staminali: un aiuto contro la talassemia

5 Maggio 2014 - di Mari

EDIMBURGO – Sangue artificiale prodotto da cellule staminali: sembra essere questa la via del futuro. Una nuova era in campo di trasfusioni. La prima sperimentazione clinica per testarne su alcuni pazienti la sicurezza e l’efficacia dovrebbe partire nel 2016.

Lo studio clinico sarà finanziato dal Welcome Trust in Gran Bretagna con 5 milioni di sterline e sarà condotto da Marc Turner del Centro di Medicina Rigenerativa del Medical Research Council e Università di Edimburgo.

Turner ha spiegato di aver prodotto globuli rossi del gruppo O universale (il gruppo che va bene per tutti, ma che è molto raro da trovare tra i donatori) a partire da staminali umane cosiddette ‘indotte’, ovvero ottenute usando cellule adulte di partenza riprogrammate in staminali e poi ritrasformate in globuli rossi.

Nonostante ricerche simili siano state già condotte altrove è la prima volta che si riesce a creare sangue di qualità e standard di sicurezza appropriati per la trasfusione su pazienti. Per di più questo processo di creazione del sangue artificiale si adatta alla produzione su basta scala a costi compatibili con l’uso clinico.

L’idea è di iniziare i test entro la fine del 2016, al più tardi a inizio 2017, arruolando i principio tre pazienti con talassemia, che quindi devono continuamente fare trasfusioni. Il sangue è sicuro, e in ogni caso esistono procedure per rimuoverlo dal corpo del paziente in caso di effetti avversi.

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