Le birre luppolate come l'IPA possono ridurre il rischio di demenza

Le birre luppolate come l’IPA possono ridurre il rischio di demenza

10 Novembre 2022 - di Silvia_Di_Pasquale

Le birre luppolate come l’IPA potrebbero ridurre il rischio di demenza. Lo evidenzia uno studio pubblicato sulla rivista ACS Chemical Neuroscience. Le sostanze chimiche contenute nella bevanda, che le conferiscono il sapore amaro, hanno impedito l’accumulo di placche proteiche fortemente legate al morbo di Alzheimer negli studi di laboratorio. Tutte le birre sono prodotte utilizzando estratti di fiori di luppolo, che contengono antiossidanti naturali, i quali si ritiene proteggano le cellule del corpo. I ricercatori mettono però le mani avanti e sottolineano che questo non autorizza in alcun modo a bere molta birra poiché l’eccesso di alcol è un enorme fattore di rischio per l’Alzheimer.

Gli studiosi dell’Università di Milano-Bicocca hanno esaminato i “nutraceutici”, alimenti che svolgono una funzione medicinale o nutrizionale. Lo studio si è soffermato sul luppolo, che è stato esposto alle proteine ​​​​amiloidi e alle cellule nervose umane. Dalla ricerca è emerso che gli estratti avevano proprietà antiossidanti ed erano in grado di bloccare l’aggregazione delle proteine ​​beta-amiloide intorno alle cellule. Il luppolo più performante è stato il Tettnang, che viene utilizzato in molte lager e birre più leggere.

Lo studio che mette in guardia dal bicchiere quotidiano di alcol.

Anche un bicchiere di vino o birra al giorno aumenta il rischio di ictus. Una notizia non buona per i bevitori abituali, che quotidianamente si concedono un calice della loro bevanda preferita. Lo evidenzia uno studio pubblicato sulla rivista Neurology. L’autore dello studio, Eue-Keun Choi ha affermato: “Il tasso di ictus tra i giovani adulti è aumentato negli ultimi decenni e l’ictus nei giovani adulti provoca morte e grave disabilità”.

“Poiché oltre il 90% del carico complessivo di ictus può essere attribuito a fattori di rischio potenzialmente modificabili, incluso il consumo di alcol e poiché l’ictus nei giovani adulti ha un grave impatto sia sull’individuo che sulla società limitando le loro attività durante gli anni più produttivi, ridurre il consumo di alcol dovrebbe essere enfatizzato nei giovani adulti con forti abitudini di consumo di alcol come parte di qualsiasi strategia per prevenire l’ictus”. Foto di Ernesto Rodriguez da Pixabay.