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Iss: quasi 8 milioni di italiani bevono troppo alcol, preoccupano donne e giovani

19 Aprile 2023 - di Claudia Montanari

Nel 2021 sono stati 7,7 milioni gli italiani di età superiore a 11 anni (pari al 20% degli uomini e all’8,7% delle donne) che hanno bevuto quantità di alcol tali da esporre la propria salute a rischio. Tre milioni e mezzo di persone hanno bevuto per ubriacarsi e 750mila sono stati i consumatori dannosi, cioè coloro che hanno consumato alcol provocando un danno alla loro salute, a livello fisico o mentale.

E se è vero che molti valori sono diminuiti tornando ai livelli pre-pandemici, è altrettanto vero che questi erano comunque elevati e che i decrementi, registrati quasi sempre per gli uomini e non per le donne, sono distanti dal raggiungimento degli Obiettivi di salute sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

A scattare la fotografia è, come ogni anno, l’Osservatorio nazionale alcol (Ona) dell’Istituto superiore di Sanità, che ha rielaborato i dati Istat in occasione dell’Alcohol prevention day.

Tra i consumatori a rischio, preoccupano soprattutto i giovani (circa 1.370.000 tra 11 e 25 anni, di cui 620mila minorenni), le donne (circa 2,5 milioni, in crescita dal 2014, con punte massime di consumatrici a rischio del 29% tra le minorenni 16-17enni), gli anziani (2,6 milioni, di cui uno su 3 e quasi una su 10 over65 sono a rischio: eccedono su base quotidiana e consumano fuori pasto).

Oms: Il consumo di alcol non è mai privo di rischi

Se ti chiedi quanto alcol è possibile bere in sicurezza, e qual è la quantità che non danneggia la nostra salute, la risposta probabilmente non ti piacerà. L’OMS ha recentemente dichiarato l’obiettivo di voler ridurre il consumo pro capite di alcol, poiché nessun consumo è privo di rischi per la nostra salute.

Nello specifico, L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha deciso di mettere a punto un nuovo piano d’azione volto a ridurre il consumo pro capite di alcol tra la popolazione almeno del 10% entro il 2025. Questo perché, come dimostrato da numerosi studi recenti, non si può definire un consumo “non nocivo” di alcol.

“Parlare di “consumo nocivo di alcol significa che c’è anche un consumo non nocivo”, ma “non esiste livello sicuro di consumo, dobbiamo dire che anche la prima goccia aumenta i rischi” per la salute. Così ha recentemente dichiarato il direttore dell’Oms Europa Hans Kluge in video-conferenza da Gastein, dove ha partecipato allo European Health Forum.