Effetto rebound da psicofarmaci, cos'è l'effetto di cui parla Fedez

Effetto rebound da psicofarmaci, cos’è il sintomo di cui parla Fedez

7 Marzo 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

Nelle scorse ore il rapper Fedez ha svelato ai suoi follower di aver avuto un brutto momento seguito a un effetto rebound da psicofarmaci. L’artista ha spiegato di aver scelto una cura farmacologica dopo la diagnosi di cancro al pancreas.”Da gennaio mi è stato prescritto questo antidepressivo molto forte che mi ha cambiato molto, mi ha agitato tanto e mi ha dato anche degli effetti collaterali dal punto di vista fisico molto forti fino al punto di provocarmi dei tic nervosi alla bocca e da impedirmi di parlare in maniera libera”, ha detto Fedez. “L’ho dovuto sospendere senza ‘scalarlo’: solitamente non si fa questa cosa, a meno che non ci siano rischi importanti. Io correvo rischi importanti e quindi ho dovuto sospenderlo in maniera repentina e mi ha provocato un effetto rebound, che è una cosa che non auguro a nessuno”, ha specificato.

Cos’è l’effetto rebound di cui parla Fedez

E’ un effetto per cui si sperimenta una recrudescenza dei sintomi, come ansia o depressione, per i quali il farmaco stesso era stato assunto. Lo spiega il professor Enrico Zanalda, past president della Sip, Società italiana di psichiatria e presidente della Società italiana di psichiatria forense.

“Questo capita quando non si ‘scala’ il farmaco – spiega Zanalda – ma si deve sospendere, come nel caso di Fedez, per l’insorgenza di effetti collaterali fastidiosi. Probabilmente Fedez ha avuto molta ansia prima, poi con il farmaco si era calmata, però sono comparsi effetti collaterali, come quello del movimento della bocca che può essere molto fastidioso. Sospendendolo di colpo, poi, si è verificata una recrudescenza della sintomatologia per la quale gli era stato prescritto”.

“L’effetto rebound indica appunto un ritorno dei sintomi più importanti”. “Gli psicofarmaci – aggiunge l’esperto – vanno usati sotto controllo medico specialistico, nel caso specifico dello psichiatra. Usati correttamente sono di grosso aiuto, in casi ad esempio di depressione che si accompagna a una grave patologia, come quella tumorale nel caso ad esempio di Fedez”.

“Sono importanti anche perché si sa che una persona depressa tende anche a curarsi meno, a essere meno proattiva nel trattamento. Gli effetti collaterali possono esserci, ma vanno gestiti in maniera corretta anche questi, attraverso la consultazione con lo psichiatra. È importante questo passaggio, perché generalmente si sospende il farmaco che provoca effetti collaterali, ma se c’è l’indicazione al trattamento si sostituisce se con un altro che possa evitare questo effetto rebound”.

Il fenomeno relapse

“Il trattamento antidepressivo – sottolinea inoltre Zanalda – deve essere proseguito solitamente per un periodo di 6-8 mesi e se anche ci si sente bene e si sospende il farmaco prima di questo lasso di tempo, molto frequentemente vi è una ripresa della sintomatologia per la quale si è assunto inizialmente. Un fenomeno che si chiama relapse, perché l’episodio depressivo non si è risolto ma è stato solo sopito dalla terapia farmacologica, e non assumendola la sintomatologia ritorna”.

“Nel caso di Fedez, come di altri pazienti – conclude poi l’esperto – è importante il sostegno familiare. Quando si ha un’esperienza così difficile come quella di una patologia oncologica o cardiaca, come ad esempio un infarto, si tende a rivedere i propri atteggiamenti di vita e ci si rende conto di quali siano gli affetti più importanti le cose che contano di più”. Fonte: Ansa.

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