Depressione, chi ne soffre nella prima età adulta ha il 73% di probabilità in più di sviluppare demenza

Depressione, chi ne soffre nella prima età adulta ha il 73% in più di probabilità di sviluppare demenza

5 Ottobre 2021 - di Silvia_Di_Pasquale

Depressione, chi ne soffre nella prima età adulta ha il 73% di probabilità in più di sviluppare la demenza più avanti nella vita.

A questi risultati è giunto uno studio pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Disease, che ha analizzato 15.000 volontari di età compresa tra 20 e 89 anni.

I ricercatori hanno scoperto che coloro che manifestavano sintomi depressivi nel primo ventennio della loro vita avevano quasi il 75% in più di probabilità di avere un declino cognitivo completo in età avanzata.

“In generale, abbiamo scoperto che maggiori sono i sintomi depressivi, minore è la cognizione e più rapidi i tassi di declino”, ha affermato la prima autrice, la dott.ssa Willa Brenowitz, del Dipartimento di psichiatria e scienze comportamentali dell’UCSF.

“Si è scoperto che gli anziani, che si stima abbiano sintomi depressivi moderati o alti nella prima età adulta, sperimentano un calo della cognizione in 10 anni”.

Depressione e rischio demenza in età adulta, le ipotesi.

Le ricerche teorizzano che le persone con depressione abbiano un numero elevato di ormoni dello stress, che potrebbero danneggiare la capacità di formare nuovi ricordi.

“Diversi meccanismi spiegano come la depressione possa aumentare il rischio di demenza”, ha detto Brenowtiz.

“Tra questi c’è che l’iperattività del sistema centrale di risposta allo stress aumenta la produzione degli ormoni dello stress glucocorticoidi, portando a danni dell’ippocampo, la parte del cervello essenziale per formare, organizzare e immagazzinare nuovi ricordi”.

I ricercatori affermano che con il 20% di tutti gli americani che soffrono di depressione, i medici dovrebbero assicurarsi di “cercare” i segni del declino cognitivo nei loro pazienti che hanno sperimentato la depressione da giovani.

“Sarà necessario un lavoro futuro per confermare questi risultati, ma nel frattempo dovremmo esaminare e curare la depressione per molte ragioni”, ha affermato l’autore senior dott.ssa Kristine Yaffe, dei dipartimenti di Psichiatria e Scienze comportamentali dell’UCSF, e di Epidemiologia e Biostatistica. (Fonte: Daily Mail).