Bagnoschiuma nuovo, macchie rosse sul corpo: "Come meningite"

Bagnoschiuma nuovo, macchie rosse sul corpo: “Come meningite”

7 Febbraio 2017 - di Mari

LONDRA – Fa il bagno con una “bomba da bagno”, una sorta di bagnoschiuma a forma di palla da 90 centesimi della Wilko al passionfruit e melone, e cinque giorni dopo si ritrova il corpo completamente coperto da uno sfogo cutaneo, con bolle rosse “simili a quelle della meningite”. E’ accaduto a Tia Keating, una bambina di soli 10 anni.

A raccontare la sua storia al Daily Mail è stata la madre, Leanne Keating, che ha anche denunciato tutto alla catena Wilko, che ha fatto sapere che sta conducendo degli accertamenti ma che il prodotto aveva passato tutti i test di sicurezza.

Eppure potete immaginare lo spavento che si è presa la donna quando ha visto la sua bambina ricoperta di macchie rosse che le provocavano prurito su tutto il corpo, viso compreso.

Nonostante le spiegazioni dei medici, Leanne, 27 anni, inizialmente aveva pensato che la sua bambina potesse aver preso la meningite. Inoltre quelle brutte macchie rosse hanno avuto un forte impatto sull’autostima della bambina, che si è rifiutata di andare a scuola per tre settimane per paura di essere presa in giro dai compagni.

Un portavoce della Wilko ha fatto sapere che è la prima volta che quel prodotto tanto usato è oggetto di reclami da parte dei consumatori, ma ha aggiunto che il caso sarà presto approfondito.

Leanne, di Abergale, Galles del Nord, ha spiegato: “Tia ha fatto un bagno con quel bagnoschiuma il giorno in cui l’ho comprato. Non l’aveva mai usato prima e voleva provarlo. Cinque giorni dopo mi ha mostrato le prime bolle rosse. Ero preoccupata. Più tardi quello stesso giorno siamo andati da mia madre e lei mi ha detto che sembravano i sintomi di una meningite. Alla fine abbiamo deciso di portare Tia all’ospedale, al Glan Clywd Hospital del Denbighshire. Il rash cutaneo è iniziato sulla pancia, poi è salito al collo e sul viso, raggiungendo anche le braccia. E le provoca un forte prurito. Lei si è chiusa in camera e non vuole uscirne”.

Dopo quasi un mese da quel bagno, l’11 gennaio scorso, la piccola Tia non è ancora guarita. Addirittura secondo Leanne, nonostante il trattamento con una crema prescritta dal medico, la situazione sta peggiorando, e sta avendo un impatto negativo sulla vita della bambina.