Milano: sgomberata all’alba “Macao”. Sale la protesta

15 Maggio 2012 - di marina_cavallo

MILANO – Con un blitz all’alba polizia e carabinieri sono impegnati nello sgombero della Torre Galfa, il grattacielo abbandonato nel centro di Milano che era stato occupato una decina di giorni fa da un collettivo di lavoratori dello spettacolo per attirare l’attenzione sulla mancanza di spazi sociali. Lo sgombero è fin qui avvenuto senza incidenti, ma ancora una quindicina di occupanti sono all’interno della torre e davanti all’ingresso si sono radunate centinaia di giovani, che occupano gran parte della via Galvani, completamente bloccata, protestando in maniera pacifica contro l’azione di forza che ha soffocato l’iniziativa del collettivo Macao.

Davanti alla Torre Galfa è arrivato anche Dario Fo – già ospite di Macao nei giorni scorsi – che ha definito “folle e imbecille” il gesto dello sgombero e ha rivolto un invito pressante al Comune perché consenta agli occupanti di accedere a uno delle centinaia di spazi vuoti, non utilizzati, sparsi in tutta la città. Il presidio dei giovani, con il passare delle ore, si è lentamente trasformato in una sorta di festa di strada con più di un migliaio di persone. Il presidio, che potrebbe diventare permanente, occupa tutta la strada davanti alla torre, un’area di servizio, e blocca di fatto la circolazione in arrivo dalla zona Garibaldi e diretta verso la Centrale, con i vigili che deviano il traffico verso le strade limitrofe.

Carabinieri e polizia erano giunti alla Torre Galfa intorno alle 6,30 del mattino. Una ventina di uomini sono entrati da via Galvani, forzando la serratura dell’ingresso, altrettanti da via Fara. Seguiti dai carabinieri in assetto antisommossa. Non c’è stato bisogno di alcuna carica, le trenta persone che dormivano all’interno del grattacielo sono state radunate al piano terra, una decina di essi identificati probabilmente al fine di una denuncia per occupazione abusiva. Poi una parte degli occupanti sono usciti senza opporre resistenza, mentre un piccolo gruppo è rimasto all’interno dell’edificio a guardia del materiale (tra cui computer e attrezzature per gli spettacoli e gli eventi che si sono tenuti nei giorni scorsi) che un container inviato dal gruppo Ligresti, proprietario della Torre, avrebbe immediatamente voluto portare all’esterno. Gli occupanti, in accordo con la Digos, hanno ottenuto di poter rientrare a piccoli gruppi per prelevare il materiale.

Le forze dell’ordine sono ancora presenti, ma si sono disposte in vari punti lungo il perimetro della struttura. Numerosi gli slogan e le dichiarazioni contro il sindaco Pisapia, che si era chiamato fuori dalla gestione della vicenda.

La replica in una dichiarazione del sindaco: “Ho sempre pensato – ha detto Pisapia – che alla domanda di innovazione, cultura e partecipazione si risponde con il dialogo e il confronto. Gli sgomberi non danno una soluzione, ma pongono ulteriori problemi. Oggi ancora di più – ha aggiunto Pisapia – sento il dovere di dare una risposta positiva, nel rispetto delle regole, alla domanda che nasce dalla città di spazi per la cultura, la creatività e l’aggregazione giovanile. Ho convocato per questo motivo una riunione con gli assessori che possono contribuire ad affrontare positivamente questo tema”.

A favore degli occupanti del collettivo Macao si erano schierati nei giorni scorsi numerosi personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, dallo stesso Fo a Lella Costa, ed era stata organizzatauna raccolta di firme (oltre 3mila) per chiedere di non procedere con lo sgombero. Il caso della Torre Galfa è stato al centro di un confronto che ha diviso la città e la politica. Da una parte il centrodestra, che chiedeva il rispetto della legge e l’allontanamento degli occupanti, dall’altra chi ha sostenuto l’iniziativa come espressione della volontà di creare nuovi spazi per l’aggregazione e la creatività.

E nel frattempo arrivano twit su Macao.

Ne abbiamo scelti alcuni più rappresentativi.

Giulio Cavalli: Dite alle forze dell’ordine che sgomberano #macao che in via Montello 6 c’è uno stabile intero in mano alla mafia.

Sabina Guzzanti: e per i milanesi tutti a #macao, non lasciate che ve lo tolgano!!!

Einaudi Editore: La prima presentazione di Timira, libro sull’essere profughi, sarà una presentazione profuga.

Luca Sofri: “vadano in periferia, chiedano uno spazio” è ignorare la sottrazione all’abbandono e alla rovina di un palazzo in centro a Milano.
Daria Bignardi: Il sogno che poteva essere Macao.

TeatroValle Occupato: Il popolo #macao sta riempendo Via Galvani! Riprendiamoci #macao!

Anche Dario Fo è arrivato alla Torre Galfa

Dario Fo: “la classe politica ha paura sanno che domani potranno non esserci più”.

Macao: MACAO non finisce, continuate a firmare l’appello: http://www.macao.mi.it/appello

L’isola dei cassintegrati: #iostoconMacao perché preferisco i Beni Comuni a Ligresti.

San Precario: La domanda vera è: @GiulianoPisapia ma parlare prima dello sgombero pareva brutto?

Lia Celi: L’unica volta che ho sperato che la polizia sgomberasse #macao è quando era il titolo di un’orrenda trasmissione di Boncompagni.

Marina Petrillo: Sindaco, #milanoliberatutti era un anno fa, ed era una promessa che ci siamo fatti, noi e lei.

lultimovampiro: Da anni osservavo la #TorreGalfa abbandonata pensando “Che spreco”. Ma naturalmente in Italia gli sprechi vanno preservati.
Ecco il video del tg3 sullo sgombero: