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Sophie Marceau: “Io ninfomane solo sul set. Per me il sesso è sentimento”

10 Settembre 2014 - di lbriotti

PARIGI – Sophie Marceau oggi ha 47 anni e resta un delle donne tra le più desiderate ed ammirate in Francia. Il “Tempo delle mele” è passato da un pezzo (fu la protagonista di questo film cult degli anni Ottanta) ma lei ancora ha da dire molto dal punto di vista della sensualità. Nel film “Vuoi o non vuoi” in sala in Francia dal 1 ottobre, la Marceau interpreta una ninfomane. E a proposito della pellicola ha rilasciato un’intervista ad Elle in cui spiega che nella sua vita reale,  il sesso non è affatto compulsivo.

“Ho sempre avuto la fortuna di essere stata innamorata – dice ad Elle – e mi sono sempre sentita amata, il che è ancora più difficile. E per me, il sesso è sempre stato legato all’amore, ai sentimenti. Nella vita il sesso è importante, ma si tratta di cose intime. Molto personali e insieme fondamentali. E’ una questione di armonia con l’altra persona”.

La Marceau spiega che il livello raggiunto dall’emancipazione sessuale delle donne in Francia

“pur essendo ancora incompiuta, abbia rivoluzionato le nostre abitudini. Prima solo gli uomini erano ‘fuori’, cioè proiettati verso l’esterno sia socialmente che anatomicamente, mentre le donne erano ‘dentro’, confinate in casa e limitate. Ora invece abbiamo il potere di scegliere. Ma la libertà sessuale si conquista attraverso il lavoro!”

A proposito della vita di coppia, l’attrice del Tempo delle Mele spiega che

“Dopo i quarant’anni non ci si deve nascondere più nulla. E’ sempre bene verbalizzare, dire le cose che abbiamo nel cuore. A volte credo che sia utile chiamare in causa una terza persona che in modo imparziale possa porsi come arbitro, conciliare, riconciliare. Io l’ho fatto un paio di volte, su questioni molto precise. Ma credo che quel terapista non fosse una freccia di Cupido!”.

A proposito degli anni che passano, la Marceau aggiunge che 

“L’invecchiamento non deve essere visto come la fine della seduzione. Restano l’amore, lo scambio, il fascino, la comprensione intellettuale. Rileggete “Una veille maitresse (Una vecchia amante in italiano)” di Barbey d’Aurevilly: è sublime (nel libro il protagonista preferisce una signora spregiudicata alla molto più nobile, ricca e illibata fidanzatina). Inoltre, per la strada, sono ancora molti gli uomini molto più giovani di me che si voltano e mi guardano”. 

Foto LaPresse