Sziget Festival, l'anti Coachella: no a fashion blogger, sì alla musica!

Sziget Festival, l’anti Coachella: no a fashion blogger, sì alla musica!

13 Agosto 2018 - di Claudia Montanari

BUDAPEST – Da quando il Coachella è diventato un ritrovo country-chic e un trionfo di fashion-boho-lifestyle-trendy blogger, il ritrovo per chi vuole ascoltare musica-e-solo-musica è lo Sziget Festival (8-14 agosto), che ha luogo a Budapest ormai da 25 infuocate edizioni ma che nelle ultime stagioni sta letteralmente spopolando tra gli amanti della musica. Lo Sziget Festival è il più grande festival di musica d’Europa: sono migliaia i giovani che accorrono ogni anno, zaini in spalla, sacchi a pelo, casse d’acqua (e non solo) e per i più attrezzati anche qualche tenda. In fondo, la Capitale dell’Ungheria con il suo clima agostiano, caldo ma non torrido e piuttosto secco, risulta l’ideale per accogliere il Festival della Musica con la F e la M maiuscola.

Chi conosce lo Sziget Festival lo sa: non c’è spazio per fashion blogger! Si tratta di una sette giorni di fuoco e musica, feste, balli, installazioni d’arte e concerti a non finire che quest’anno hanno portato anche alcuni artisti italiani in quel di Budapest, primo fra tutti Francesco Motta che suona stasera 13 agosto, ma anche Willie Peyote, Joan Thiele, Gomma e LIM.

Ma la lineup di tutto il Festival è da brividi, sul palco dello Sziget si susseguono alcuni tra i musicisti più famosi e amati di sempre: inizio con il botto con Kendrick Lamar, primo rapper a vincere il Pulitzer, che ha infuocato il Festival così come artisti quali i Gorillaz, gli Arctic MonkeysLana del ReyLiam Gallagher e molti molti altri.

Dal 1993, il festival si tiene nell’Isola fluviale Òbuda, la più grande tra quelle situate sul Danubio: di qui il nome Sziget, che in Ungherese significa per l’appunto “isola”.

Quest’anno “il festival sull’isola” ha il motto “La Rivoluzione dell’Amore”. Un’idea molto vicina ai principali valori del festival dalla tolleranza, alla lotta alla discriminazione, l’apertura, la diversità fino all’umanità.