Valentino Garavani

Qatar prenditutto: Valentino è ufficialmente d’Arabia

12 Luglio 2012 - di Claudia Montanari

ROMA – Gli addii sono sempre difficili ma quando a salutarci è un vero e proprio pezzo di storia (almeno sociale) la pillola è ancora più amara. Così, dopo “pezzi italiani” come Fendi, Gucci, Brioni e Bulgari a dirci addio questa volta è la Maison Valentino,  passata ufficialmente nelle mani arabe per la cifra di 700 milioni di euro, oltre 20 volte l’Ebitda.

La notizia che Permira stesse trattando da giorni con il sovrano del Qatar per la cessione della Maison circolava da tempo. In fondo lo Stato arabo non è nuovo a questo tipo di acquisti. Dopo aver inglobato colossi come i grandi magazzini di lusso “Harrod’s”, e dopo essersi “accaparrato” partecipazioni di grande prestigio come nella gioielleria “Tiffany” o nella conglomerata del lusso LVMH che comprende griffe quali Louis Vuitton, Fendi, Bulgari, Gucci e molte altre, ecco che punta il dito (e l’interesse) verso la Maison Valentino e con gesti di grande maestria se la prende. E se la prende tutta.

Negli ultimi anni la Maison Valentino ha visto un periodo di grandi ristrutturazioni del marchio e solo l’anno scorso è riuscita a chiudere il primo bilancio in utile.

Ma il fondatore della griffe, Valentino Garavani, ha lasciato definitivamente l’azienda nel lontano 2007, dopo aver comunque festeggiato 45 anni di carriera che lo hanno visto diventare uno dei volti più famosi al mondo nell’ambito dell’Alta Moda.