Qatar alla conquista di Milano: si aggiudica il 40% di Porta Nuova

20 Maggio 2013 - di Claudia Montanari

MILANO – Milano… in provincia di Doha. Il fondo Qatar Holding non arresta il suo shopping Made in Italy e dopo essersi aggiudicato molti resort in Costa Smeralda ha ora conquistato anche gran parte della città meneghina ufficializzando l’acquisto del 40% di Porta Nuova, il piano di sviluppo immobiliare di oltre due miliardi di euro che sta lavorando per riqualificare 290 mila metri quadrati del centro città, nei quartieri Garibaldi-Repubblica. Come spiega Pambianco, Il distretto è quello del nuovo quartier generale Unicredit, il cui grattacielo  progettato da Cesar Pelli (il più alto della città con i suoi 230 metri d’altezza) svetta su piazza Gae Aulenti, ed è il luogo dove dovrebbero arrivare nuove torri e una Biblioteca degli alberi.

Intanto Manfredi Catella, AD di Hines Italia ovvero la società capofila di Porta Nuova, dice a Repubblica che “va colto il significato di fiducia” visto anche che, secondo il gestore italiano, l’emiro Hamad Bin Khalifa Al Thani assicura un grande serbatoio di risorse che danno la possibilià di rafforzarsi e acquistare di nuovo terreno in un periodo non certo facile per il settore immobilere italiano.

Pambianco spiega: “Il fondo sovrano ha già investimenti enormi nell’eurozona: Barclays plc e Credit Suisse, Harrods e London Stock Exchange, Lagardere e Porsche. In Italia, fino a ieri, un meraviglioso pezzo di Sardegna e gli affari con Cassa depositi e prestiti (una joint venture da 2 miliardi di euro). Ora si sono aggiunti i grattacieli di Porta Nuova. Ma nei dossier dell’emiro compaiono anche aziende del settore alimentare e della moda”.

Il prezzo da pagare, per l’Italia? L’acquisto sempre maggiore del “Made in Italy” da parte di stranieri. Certo, non è poco.

 

In foto: un Render di Porta Nuova

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